Il grande attore e regista italiano Carlo Verdone ricorda con grande affetto la sua bella Napoli
Le radici del grande attore infatti sono proprio partenopee, in particolare il nonno che pare fosse di Pozzuoli.
L'Amerigo Vespucci fu varata il 22 febbraio 1931 a Castellammare. La storia!“Napoli mi ricorda le mie radici familiari. Mio padre era convinto che i Verdone, tipico cognome meridionale, fossero originari della periferia partenopea. Una volta provò invano a cercare la casa d’infanzia di mio nonno Oreste, un chimico morto durante la prima guerra mondiale sul monte San Gabriele, in Slovenia. Attraverso alcune ricerche, dopo aver trovato una serie di lettere in una cassetta di legno, ho scoperto di recente che mio nonno era di Pozzuoli”.
“Ricordo un giovane Sal da Vinci al mio fianco in “Troppo forte”, ma anche l’esperienza di doppiatore in “La gabbianella e il gatto” di Enzo D’Alò e il ruolo di Romano avuto per “La grande bellezza” da Paolo Sorrentino, con cui mi piacerebbe collaborare di nuovo. Per la scena iniziale di “Sono pazzo di Iris Blond”, inoltre, ho trasformato un vicolo di Tivoli in uno scorcio di Napoli. Qualcuno polemizzò per questo, ma si trattava di un film costoso, girato quasi tutto in Belgio. C’erano non poche difficoltà nel portare la troupe all’ombra del Vesuvio per un solo giorno di riprese”.
Verdone ha sempre vantato una forte amicizia con il grande Massimo Troisi e ha recitato con artisti napoletani come Sal Da vinci nel film “Troppo forte”.
![Whatsapp Canale](https://grandenapoli.it/wp-content/uploads/2024/05/Grandenapoli-BANNER_INTERNO_875x_Whatasapp-channel.jpg)
![Whatsapp Canale](https://grandenapoli.it/wp-content/uploads/2024/05/Grandenapoli-Mobile-400x380_Whatasapp-channel.jpg)