Renzo Arbore racconta il suo amore per Napoli: “è la città più bella del mondo”
Il celebre artista racconta in un'intervista il suo amore per la città e un ricordo speciale con Luciano De Crescenzo.
Il cantautore Renzo Arbore celebra Napoli come la città più bella del mondo, lodandone bellezza, vitalità e crescita. Tra ricordi con De Crescenzo e riflessioni sulla qualità della vita, Arbore ribadisce il valore unico della città partenopea in un’intervista a Il Mattino.
Renzo Arbore in visita a Napoli: “è la città più bella del mondo”
Renzo Arbore, iconico artista foggiano, non ha dubbi: Napoli è la città più bella del mondo. Intervistato da Il Mattino, Arbore ha condiviso la sua recente esperienza in città, lodandone la bellezza e la vitalità.
Stefano De Martino fa sold out anche a teatro, tutto esaurito al Politeama di NapoliNonostante i dati del Sole 24 Ore che posizionano Napoli al penultimo posto per qualità della vita, Arbore offre una visione diversa, emozionale e profonda, della città partenopea.
Un tour nella Napoli positiva e luminosa
“Sono stato a Napoli un mese fa – racconta Arbore a Il Mattino – ho portato dieci amici a visitare la città”. L’artista descrive un vero e proprio “tour delle bellezze”: da Mergellina a Castel dell’Ovo, da Sant’Elmo al Cristo Velato, passando per il lungomare e il centro storico.
“Ho trovato una città ordinata, pulita, vitale e allegra. Mi è sembrata in forma, piena di luce e in un momento davvero positivo” continua Arbore, con un parere che si distacca dai recenti risultati della classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in città.
Napoli, secondo il cantautore, non è solo una città, ma un’esperienza unica. “Quale altra città ti offre quello che offre Napoli? Passeggiate sul mare, ristoranti con viste mozzafiato, arte e storia ad ogni angolo. Non c’è paragone, Napoli è insuperabile”. Una visione che Arbore ritiene confermata dai tanti turisti che la scelgono come meta, attratti dalla sua unicità.
Un ricordo con De Crescenzo: “Noi eravamo quelli di Napoli sì”
Il racconto di Arbore si chiude con un ricordo del passato e di Luciano De Crescenzo, altro grande difensore di Napoli. “C’era un periodo in cui si discuteva se Napoli meritasse una chance. Io, De Crescenzo, Riccardo Pazzaglia e Antonio Lubrano eravamo quelli di Napoli sì. Abbiamo parlato della città quando nessuno voleva farlo, nei film, nei libri, nella musica”.
Arbore ricorda anche i tempi in cui la cultura napoletana era snobbata, con canzoni e paesaggi etichettati come “cartoline”. “Oggi tutti cercano quelle canzoni, quella bellezza che abbiamo difeso a lungo. Napoli ha avuto la sua chance, è cresciuta e continua a cambiare volto” ha concluso.