Uno sguardo alle ricette della nonna: il tatiello
La ricetta del tatiello, un gustosissimo piatto tipico dei Campi Flegrei.

Il tatiello è una specialità dei Campi Flegrei. Il mio intento, descrivendone la ricetta, è di farvi fare un tuffo nel passato, riportandovi con l’immaginazione nella cucina della nonna, luogo dove regnava l’inconfondibile odore dei cibi della tradizione, o ancora, a quell’ aroma unito al profumo dell’erba fresca, caratteristico delle domeniche all’aria aperta, durante le quali questo piatto la faceva da padrone.
Prima di descrivere questa deliziosa ricetta, bisogna ricordare che il tatiello è uno dei piatti della tradizione “povera”, composto per lo più dagli “scarti” dei giorni precedenti.
Cucina di recupero napoletana: da piatti poveri a leggendaÈ per questo che sono molte le varianti dello stesso, che mutano di casa in casa.
La Ricetta del tatiello, gli ingredienti
Tuttavia, gli ingredienti principali per cucinare questo “migliaccio salato” per circa sei/otto persone, sono i seguenti:
- 500 gr. pasta (solitamente spaghetti, ma potete usare qualsiasi tipo di pasta, soprattutto quella ammiscata come si faceva un tempo);
- 2 litri d’acqua;
- 250 gr. di semola;
- 200 gr. di salame (rigorosamente napoletano!);
- 200 gr. di formaggio dolce a vostra scelta;
- 6 uova;
- 150 gr. di parmigiano grattugiato;
- sale e olio evo quanto basta.
Procedimento per preparare il tatiello
Prima di tutto, cuocete la pasta, portando ad ebollizione una pentola contenente 2 lt d’acqua e calando al momento opportuno. Nel frattempo, è consigliabile iniziare a preriscaldare il forno, portandolo ad una temperatura di 180 gradi. Successivamente, potete iniziare a preparare il tegame che infornerete, versando un po’ di olio, o sugna, e stendendolo bene su tutta la superficie.
Dopo aver tagliato il salame ed il formaggio a piccoli pezzetti, continuate sbattendo le uova in una ciotola a parte e conditele con sale. Nello stesso recipiente, aggiungete il salame, il formaggio ed infine il parmigiano (molti preferiscono aggiungere anche un po’ di pecorino, per esaltare il sapore), mescolando bene il tutto.
Quando la pasta si sarà cotta da sola per 3 – max 4 minuti, versate lentamente la semola nell’acqua (si, proprio dove sta cuocendo la pasta!) e mescolate energicamente senza mai fermarvi (attenzione ai grumi!). Bisogna precisare, tuttavia, che molti preferiscono sostituire l’acqua con il latte o il brodo, ma questo favorisce una certa “pesantezza” alla ricetta.
Una volta terminato questo passaggio, spegnete la fiamma e versate tutto ciò che avevate mischiato nella ciotola insieme alle uova, amalgamando per bene tutti gli ingredienti.
Ora è il turno del forno! Versate il tutto nella teglia precedentemente oleata, ricoprite di pan grattato ed infornate per circa 30 minuti.
Un piccolo trucco, per riconoscere il tempo di cottura corretto, è assicurarsi che la parte superiore sia ben “arruscata” e quindi colorita, abbrustolita!

