Il significato del detto napoletano “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà”
Un detto efficace e divertente, molto usato dai napoletani nelle situazioni più disparate: "Giorgio se ne vò jì e 'o vescovo ne 'o vò mannà".

Quello napoletano, è tra i popoli più amati in assoluto, anche per la sua caratteristica, praticamente innata, di avere sempre la battuta pronta. Sì, perché i partenopei hanno un detto, un modo di dire o, talvolta, anche una semplice parola efficace in ogni circostanza gli si palesi davanti o per ogni persona che gli capiti a tiro. Alcuni detti napoletani hanno origini antichissime, altri devono la loro nascita ad aneddoti di matrice storica, mentre, infine, la stragrande maggioranza delle parole caratteristiche del loro dialetto, proviene da termini simili estratti da lingue arcaiche o dalle forme dialettali utilizzate dai conquistatori secoli fa. In quest’articolo, vogliamo proporvi un detto napoletano dalle origini interessanti e dal significato divertente, “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà“.
Il significato del detto napoletano “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà”
Per i napoletani, il detto “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà” è particolarmente famoso, poiché utilizzato molto spesso. Il suo significato letterale è “Giorgio se ne vuole andare e il Vescovo lo vuole mandare (mandarlo via)“. Le persone adottano questo modo di dire quando due persone desiderano la stessa cosa, nonostante uno dei due non si dia una mossa nel fare il primo passo. Insomma. con “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà“, si esprime un invito nei riguardi di una persona, a sbrigarsi. In realtà, il detto serve anche per parlare di qualcuno che compie un’azione, nonostante non siano mai stati realmente richiesti i suoi servizi.
Napoli Capitale del Regno e della Corrida durante la dominazione spagnolaLa simpatica storia della sua nascita
Una volta scoperto il significato del detto napoletano “Giorgio se ne vò jì e ‘o vescovo ne ‘o vò mannà”, è il caso di raccontare una delle meravigliose storie sulla sua nascita, nonché quella, probabilmente, più accreditata. La leggenda affonda le radici nei tempi del viceregno spagnolo e narra di un ricco mercante di nome Giorgio che, per il bene dei suoi affari, fu pronto a lasciare la sua terra natia, alla volta di luoghi sempre nuovi.
Storia vuole che Giorgio fosse una persona così venale da abbandonare tutto al termine dei suoi affari in un luogo e che, il suo amore per la pecunia, gli impedisse di costruire degli affetti duraturi. Innanzi alle minacce del popolo nei confronti del mercante, il Vescovo decise di intercedere, spiegando che, costui, fosse una persona incapace di provare amore che, per questo, avrà sempre paura per il suo destino. Il Vescovo avrebbe concluso la sua aspra predica intimando all’uomo di andarsene, viste le sue intenzioni iniziali.

