Napoli – Piazza San Domenico Maggiore. Palazzo Petrucci.
Interno. Notte
Sulla scena, luci soffuse, si intravedono ombre di uomini a colloquio attorno ad un tavolo.
Potrebbe cominciare così un lavoro teatrale che racconti una delle vicende più oscure della storia di Napoli: la Congiura dei Baroni. La Congiura fu ordita dalle grandi famiglie baronali che, nel corso del dominio angioino sul regno di Napoli, avevano raggiunto la massime cariche del potere e, di fatto, governavano il regno al posto del re stesso.
Le stranezze dei Giapponesi in vacanza a NapoliCon la caduta del regno angioino e l’arrivo degli Aragonesi, il re Ferrante, volendo procedere ad una modernizzazione dello stato attraverso, soprattutto, una pesante riforma economica e fiscale, di fatto mirava a togliere il potere ai Baroni, i quali, appunto, pur di non perdere i privilegi acquisiti, in più occasioni provarono a uccidere lo stesso re.
Si dà il caso che si trovò coinvolto in questa complessa vicenda, ed in particolare nella sua ultima fase (1485 – 1486), anche il conte Antonello Petrucci, all’epoca potente e fidato segretario regio.
La famiglia Petrucci aveva acquisito alla metà del 1400 circa il palazzo fatto costruire in piazza San Domenico Maggiore già agli inizi del 1300 da Bertrando III del Balzo, conte d’Andria. All’epoca della congiura proprio questo palazzo divenne il luogo prediletto di incontro dei congiurati che si vedevano nottetempo a casa del Petrucci, divenuto uno dei personaggi di riferimento dell’attacco al potere.
In un gioco di tradimenti e doppiogiochismo da vere spie ante litteram, re Ferrante riuscì a debellare anche questi ultimi spiriragli di congiura e decise di punire severamente tutti i coinvolti. Tutti i Baroni furono decapitati a Castel Nuovo (Maschio Angioino) il 15 maggio del 1487.
La leggenda vuole che fra le colonne del palazzo che porta il nome della famiglia Petrucci si conservino le teste mozzate di tutti i baroni congiurati e che ogni tanto Antonello ed i suoi compari ancora si diano nottetempo convegno in quelle stanze per continuare ad ordire le loro trame.
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