Napoli: aneurisma sulle arterie renali, donna salvata da una protesi innovativa

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Articolo di , 10 Gen 2020
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Una paziente napoletana di 79 anni affetta da un aneurisma iuxta-renale, un aneurisma dell’aorta addominale molto vicino all’origine delle arterie renali e per questo motivo non era possibile un intervento endovascolare, visto che il posizionamento di una normale protesi potrebbe occludere le arterie renali senza escludere l’aneurisma; impossibile anche un intervento chirurgico tradizionale, per controindicazioni, legate all’età, alle condizioni cliniche generali e a pregressi interventi addominali.

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L’equipe guidata da Umberto Marcello Bracale, responsabile della Unità operativa semplice di Chirurgia vascolare dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, ha scelto di operare con una protesi fatta su misura e ‘fenestrata’, con buchi lungo le pareti attraverso i quali il sangue può fluire anche nelle arterie che hanno origine nel tratto di aorta viscerale interessato dall’aneurisma.

 

Bracale afferma: “La protesi si adatta perfettamente all’anatomia della paziente, disegnata e fabbricata con estrema precisione sulla angio-Tc preoperatoria, tenendo conto della sede, delle dimensioni e dei rapporti reciproci delle arterie. Lungo le pareti degli opercoli, in corrispondenza dell’origine delle arterie renali, sono stati, inoltre, inseriti due stent ricoperti per assicurare la tenuta del sistema protesico e dell’arteria mesenterica superiore, quella che irrora l’intestino. E’ la prima volta che questa innovativa procedura chirurgica viene realizzata al Policlinico Federico II”.

 

L’intervento, durato circa tre ore è stato eseguito per via percutanea, evitando cioè incisioni chirurgiche, ed è perfettamente riuscito e dopo una degenza post-operatoria di due giorni la paziente è stata dimessa ed è in ottime condizioni.

Sottolinea Anna Iervolino, direttore generale dell’azienda ospedaliera d’ateneo napoletana. “L‘approccio multidisciplinare del lavoro di equipe e l’attenzione all’innovazione costituiscono un punto di forza del policlinico, frutto di un’efficace integrazione tra assistenza, didattica e ricerca. L’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, contribuisce con eccellenti professionisti, le più moderne tecnologie e la personalizzazione dei percorsi di cura al processo di qualificazione dell’offerta assistenziale della Regione Campania”

La paziente dopo una degenza post-operatoria di due giorni è stata dimessa ed è in ottime condizioni.

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