La zuppa di cozze del Giovedì Santo: tra sacro e profano

Perché a Napoli il Giovedì Santo si mangia la zuppa di cozze? Scopriamo insieme quali sono le origini di questa tradizione

Tradizioni e Curiosità
Articolo di , 06 Apr 2022
8806
Foto Alessandra Silvestri

Le abitudini culinarie sono espressione di un popolo, tanto quanto i suoi usi, costumi e la sua lingua. Alcune di esse sono radicate nel tempo e si tramandano di generazione in generazione fin da tempi lontani, come un tesoro inestimabile che va preservato e custodito. Molte di esse sono legate a festività e periodi dell’anno ben precisi, tanto da diventare parte integrante di quell’insieme di riti da osservare in vista di qualche festività. In occasione della Pasqua che è ormai alle porte, quali sono le tradizioni culinarie di cui i napoletani non possono fare a meno? Sicuramente tra pastiere e casatielli, riveste un ruolo di primaria importanza consumare la zuppa di cozze il giorno del Giovedì Santo.

Le origini dell’usanza della zuppa di cozze

Questa usanza rappresenta un anello di congiunzione tra sacro e profano. Essa, infatti, si diffonde durante il Regno di Ferdinando I di Borbone, che governò su Napoli durante il 700. La tradizione vuole che Ferdinando fosse un re goloso che prediligeva cibi prelibati ed elaborati. I suoi peccati di gola erano però condannati da Frate Gregorio Maria Rocco. Quest’ultimo chiese al re di moderarsi e mettere da parte le sue culinarie abitudini peccaminose, almeno durante la settimana che precedeva la Santa Pasqua. Tuttavia, il re non voleva assolutamente rinunciare a mangiare il pesce da lui stesso pescato a Posillipo. Per questo motivo, ordinò furbamente ai suoi cuochi di preparargli un piatto semplice ma rigorosamente a base del suo alimento preferito: le cozze.

"Quattro aprilante, giorni quaranta": origine e significato del proverbio napoletano

Zuppa di cozze, la nascita della tradizione

Nasce così la zuppa di cozze, una pietanza composta da cozze, olio di peperoncino piccante, polpo, olio, pomodoro ed aglio, adagiati su un letto di freselle come base. La semplicità di questo piatto ne determinò la fortuna. La sua bontà fece sì che la ricetta si diffondesse in tutto il Regno e diventasse uno dei capisaldi della cucina tradizionale. Questa tradizione, nata a metà strada tra sacro e profano, trova ancora oggi l’approvazione del popolo napoletano. La sera del Giovedì Santo a tavola vi è una sola parola d’ordine: zuppa di cozze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ti consigliamo anche

Vivere Napoli

Visitare Napoli in 3 giorni

Come visitare Napoli in 3 giorni? Tutto quello che c'è da fare e vedere...

Visitare Napoli in 2 giorni

In due giorni a Napoli si ha il tempo sufficiente per visitare i monumenti...

Visite guidate a Napoli

Napoli è una città ricca di storia e arte che offre tanti di siti...

Locali a Napoli

Sono tanti i locali a Napoli dove poter trascorrere le serate e divertirsi, tra...

Mercatini a Napoli

Sono tanti mercatini a Napoli dove fare shopping e trovare capi a basso prezzo!...

Dove dormire a Napoli

Da qualche anno a questa parte l’offerta turistica per il pernottamento a Napoli si...

Dove mangiare a Napoli

Napoli è una città che offre una molteplicità di soluzioni diverse per mangiare, per...

Cosa fare a Napoli

Napoli è la città del mare, del Vesuvio, e della pizza, e c’è tanto...

Napoli di notte

Napoli è ricca di luoghi in cui poter trascorrere le serate dal centro storico,...

Cosa vedere a Napoli

Napoli città d’arte. La città offre una molteplicità di siti monumentali, aree verdi, scorci...