La tradizione degli zampognari e l’arrivo Natale in Campania
La colonna sonora per il conto alla rovescia al Natale è sicuramente la melodia che proviene dalle note della zampogna. Andiamo alla scoperta delle origini di questa tradizione.

L’attesa per l’arrivo del Natale a Napoli e in Campania ha il suono della zampogna. Sono infatti le note che provengono da questo strumento antico a scandire l’inizio del periodo natalizio e scoccare i rintocchi che ci separano dall’arrivo di questo.
Che cos’è la zampogna?
La zampogna è uno strumento formato di canne che si innestano in un sacco di pelle, con quest’ultimo che svolge la funzione di una camera d’aria. Le sue origini hanno poco o niente a che vedere con la tradizione cristiana di cui ora è uno dei simboli predominanti. Lontano parente latino della zampogna è il latino utricularium.
Capodanno 2025 a Napoli, 4 giorni di eventi gratuiti dal vivoSecondo le prime testimonianze scritte, questo strumento annovera tra i suoi suonatori più famosi l’imperatore Nerone, amante delle arti e della musica. In realtà però, la zampogna ha origini ancora più antiche. Antenata della cornamusa scozzese, essa sembra a sua volta discendere dal flauto del leggendario Pan, il dio greco metà uomo e metà capra. Dal dio Pan deriva anche il carattere agreste dello strumento, ricoperto di pelle di capra e suonato da dio greco in occasione di festività agresti. Tradizione che si è tramandata nel tempo. Infatti, sono rimasti soprattutto i pastori a suonare questo strumento, sia per allietare i loro momenti di pausa durante i pascoli, sia nel periodo della Novena dell’Immacolata, quando lasciavano le greggi per intonare canti natalizi in paese.
Chi sono gli zampognari?
Gli zampognari sono i suonatori della zampogna, appunto. Essi sono dei pastori che, con indosso gli abiti tradizionali (immancabili mantello e cappello) ravvivati per l’occasione da un tocco di colore rosso, passeggiano per le strade del paese, intonando canti natalizi. La tradizione degli zampognari vede la luce a metà del Settecento nel Regno di Napoli , come accompagnamento musicale alle preghiere di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Attraverso queste composizioni, l’avvocato-prelato trasmetteva ai bambini e alle persone disagiate i fondamenti del cristianesimo. A lui si deve la composizione del canto natalizio “Tu scendi dalle stelle” divenuta melodia per eccellenza nel repertorio degli zampognari.
L’esibizione di questi pastori-musicisti si è così radicata nella tradizione natalizia partenopea tanto da arrivare ad occupare un ruolo fisso e fondamentale tra le statuine del presepe. Si racconta che il primo a collocare le statuette degli zampognari su un presepe sia stato San Francesco d’Assisi.
Simbolo di umiltà e genuinità, gli zampognari riportano a quel sentimento intimo e puro per un Natale vissuto all’insegna della semplicità, accompagnato da una melodia che scalda gli animi e il cuore.

