Gesac: un piano per unire gli scali di Napoli e Salerno

Il piano di Gesac per creare una rete aeroportuale campana tra Napoli e Salerno

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Articolo di , 02 Gen 2018
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Fonte.shutterstock

L’obiettivo della Gesac, la società che gestisce aeroporto internazionale di Napoli, è quello di creare una rete aeroportuale campana per sviluppare il pieno potenziale dell’industria turistica e facilitare la mobilità internazionale di cittadini ed imprese,  e ha così progettato un piano da 120 milioni di euro per unire lo scalo partenopeo con quello di Salerno-Costa d’Amalfi.

Gesac prevede sopratutto di sviluppare nel salernitano uno scalo per il turismo segmento lusso business jet e quello dei voli charter, e trasferire le rotte trafficate presenti a Napoli, sia di voli nazionali internazionali.

La nota rivista "Artribune" assegna tre riconoscimenti a Napoli

Secondo il piano bisogna dotare il Costa d’Amalfi di una capacità di 3,5 milioni di passeggeri l’anno, ma bisogna prima espropriare 480 mila metri quadrati di terreno e ampliare la pista di volo, realizzare un terminal di 14 mila metri quadrati e puntare su 11 stand aeromobili. L’obbiettivo è quello di una crescita di 9 milioni di passeggeri all’anno entro i prossimi 25 anni.

Per sostenere l’operazione Gesac richiede: una concessione per la gestione di Salerno-Costa d’Amalfi allineata almeno a quella di Napoli Capodichino (2043); investimento iniziale di 40 milioni di euro dello Sblocca Italia e di 80 milioni a carico della finanza pubblica nel rispetto delle regole sugli aiuti di Stato; realizzazione dei lavori infrastrutturali per migliorare l’accessibilità degli scali di Napoli e Costa d’Amalfi (20 milioni di euro per la rete stradale di Costa d’Amalfi e 5 milioni per Napoli); investimenti post start-up necessari per il massimo sviluppo del Costa d’Amalfi (122 milioni di euro) a carico della società di gestione; decreto di ripartizione del traffico»; società di gestione unica dal 2018 in grado di assorbire le perdite durante i primi anni di attività del Costa d’Amalfi (circa 10 milioni di euro); programma di incentivi per i vettori allo start-up di Costa d’Amalfi.

 

(Fonte il Corriere del Mezzogiorno.it)

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