Crollo a Scampia, i funerali delle tre vittime a una settimana esatta dalla tragedia

Crollo a Scampia, i funerali delle tre vittime in Piazza Giovanni Paolo II. Il sindaco annuncia lutto cittadino.

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Articolo di , 29 Lug 2024
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Foto screen video Corriere

Il crollo a Scampia è stato un trauma per tutti i napoletani: un incidente che poteva, con maggior attenzione da parte delle autorità, essere forse evitato.

Tra critiche e dolore, questa mattina, in Piazza Giovanni Paolo II di Napoli, si sono svolti i funerali di Roberto Abbruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione, le tre vittime del crollo del ballatoio.

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Crollo a Scampia, i funerali e il lutto cittadino

Il crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia è avvenuto il 22 luglio, sotto gli occhi attoniti di tutta la regione Campania e gli abitanti del quartiere Scampia. Un crollo per molti chiamato da tempo, era solo questione di attenzione, riuscire a scomodare qualcuno per intervenire prima che fosse troppo tardi. Ma piangere sul latte versato, ce lo insegnano sin da tenerissima età, è inutile.

Napoli si raccoglie nel dolore e nel rammarico, ricordando le tre vittime del terribile incidente.

Il sindaco Gaetano Manfredi ha proclamato il lutto cittadino, con bandiere esposte a mezz’asta negli edifici comunali per 48 ore. La cerimonia è stata anticipata alle 9 a causa delle ondate di calore, e presieduta dall’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia.

Durante l’omelia, l’arcivescovo Battaglia ha esortato a non etichettare Scampia negativamente, sottolineando la resilienza della comunità nonostante le difficoltà. Il rito funebre ha visto una partecipazione commossa, nonostante le appena 300 presenze, con centinaia di palloncini bianchi e azzurri liberati in cielo, mentre i familiari, in preda al dolore, hanno espresso la loro disperazione.

Il crollo della Vela Celeste ha provocato tre morti e dodici feriti, tra cui sette bambini, e ha portato all’evacuazione di numerose famiglie. La Procura di Napoli ha aperto un’indagine per crollo colposo e omicidio colposo, tra polemiche sulla mancata esecuzione di un ordine di evacuazione del 2015 nonostante fosse noto lo stato di degrado della struttura.

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