Case a Napoli, prezzi alle stelle dopo il boom turistico: i numeri del mercato immobiliare
Il mercato immobiliare a Napoli sta vivendo forti impennate dopo il boom turistico: in tre anni, prezzi di vendita e affitti alle stelle.

Cronaca. A Napoli, il mercato immobiliare è cresciuto in tre anni, soprattutto grazie al turismo. Il centro storico guida l’aumento dei prezzi, ma le periferie offrono nuove opportunità.
Case a Napoli, prezzi alle stelle dopo il boom turistico: il nuovo studio
La città di Napoli sta vivendo una trasformazione profonda del mercato immobiliare, trainata dal boom turistico e dal rinnovato interesse per le città d’arte.
Le 5 pizzerie da non perdere a Napoli secondo la Guida Michelin 2025Negli ultimi tre anni, i prezzi degli immobili sono aumentati del 20%, mentre i canoni di locazione hanno registrato un incremento ancora più marcato, pari al 38%.
Questa crescita è stata analizzata in uno studio del Comune di Napoli, condotto dalla Commissione Urbanistica e dalla vicesindaca Laura Lieto, che fotografa il cambiamento del mercato immobiliare partenopeo e le sue implicazioni economiche e sociali.
Il boom immobiliare e il turismo
Secondo lo studio, il turismo ha acceso l’interesse di acquirenti e investitori, sia nazionali che stranieri.
Il centro storico, patrimonio Unesco, è il principale protagonista di questa trasformazione. La sua bellezza architettonica e il ricco patrimonio culturale hanno attirato capitali che, se da un lato valorizzano la città, dall’altro rischiano di spingere fuori i residenti storici a causa dell’aumento dei prezzi.
Ad esempio, nelle zone di Chiaia e Posillipo, i prezzi delle abitazioni sono arrivati rispettivamente a 6.557 e 6.400 euro al metro quadro, con aumenti significativi rispetto agli anni precedenti.
A Posillipo, l’aumento netto è stato di oltre 1.300 euro al metro quadro dal 2022. Nei Quartieri Spagnoli, altra area centrale, i prezzi sono saliti a 3.446 euro al metro quadro, con un incremento di quasi 700 euro.
Le periferie e il Pnrr: una nuova opportunità
Nonostante la pressione crescente sul centro storico, lo studio evidenzia una tendenza positiva per le periferie.
Grazie agli investimenti pubblici e ai fondi del Pnrr, le zone orientali della città stanno diventando più appetibili, sia per le famiglie napoletane che per gli investitori.
L’espansione delle infrastrutture, il miglioramento dei trasporti pubblici e la presenza di prezzi più contenuti – come nella zona ex industriale a Est, dove il costo medio è di 1.499 euro al metro quadro – stanno contribuendo a una maggiore attrattività di queste aree.
Grandi disuguaglianze e grandi opportunità
Napoli è stata suddivisa nello studio in tre fasce: centrali, semicentrali e periferiche. Questa classificazione riflette non solo la geografia della città, ma anche le disuguaglianze economiche tra i suoi quartieri.
Le aree centrali, come l’Arenaccia e corso Malta, registrano prezzi medi di 2.707 euro al metro quadro, con un aumento di 541 euro rispetto a tre anni fa. La Sanità, in forte ascesa, ha un costo medio di 2.805 euro al metro quadro (+561 euro).
Questi dati dipingono un quadro complesso: da un lato, Napoli diventa sempre più attrattiva e competitiva sul mercato immobiliare globale; dall’altro, l’aumento dei prezzi solleva interrogativi sull’accessibilità per i residenti e sul rischio di perdere l’identità sociale dei luoghi storici.

