Parte finalmente la bonifica della Baia Trentaremi che si trova nell’area marina protetta Gaiola. Infatti nelle prossime due settimane inizierà l’intervento di una squadra dell’Autorità portuale, che ha finanziato con 182 mila euro le attività per ripulire una delle spiagge più belle di Napoli.
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È un primo passo per riportare alla sua naturale bellezza la meravigliosa spiaggia, ricca di testimonianze del passato romano della città, messa sotto sequestro dal 2014 per la presenza di materiale tossico scaricato lì negli negli anni ’50 e ’60.
Maurizio Simeone, presidente del Centro studi Gaiola, che gestisce l’area marina su incarico della soprintendenza, dice: «È un traguardo storico, da dieci anni denunciamo l’emergenza Trentaremi».
E continua affermando: “Stavolta grazie alla sezione Ambiente della capitaneria di porto di Napoli e al giudice Manuela Persico si è creato un tavolo tecnico tra noi, la Regione, Città metropolitana, Comune, Autorità portuale, capitaneria di porto, soprintendenza archeologica, Asl e Arpac».
Il progetto “per la rimozione rifiuti dall’arenile della Baia di Trentaremi” è stato organizzato nel giugno 2016 da Gennaro Cammino, ingegnere dell’Autorità portuale. Sono stati poi divisi gli incarichi: la Gaiola ha offerto collaborazione coi propri esperti, la Città metropolitana si occuperà della messa in sicurezza del costone, mentre la capitaneria garantirà il corretto svolgimento della bonifica.
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