Napoli spegne le luminarie per Santo Romano e tutte le vittime della violenza giovanile
Luci spente a Napoli per ricordare Santo Romano, il giovane ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, e tutte le vittime di violenza giovanile: un gesto simbolico per dire basta alle tragedie senza senso.
Domenica 22 dicembre Napoli si unisce nel dolore e nella riflessione spegnendo le luminarie natalizie di piazza Municipio in memoria di Santo Romano e di tutte le vittime di violenza giovanile. Un gesto simbolico, ma potente, per sensibilizzare la comunità su un tema tragico ed estremamente attuale.
Dalle 19:00 alle 19:10, le luci dell’albero di Natale e delle altre installazioni luminose nei pressi di piazza Municipio rimarranno spente, accompagnando il silenzio della manifestazione organizzata dai familiari di Santo Romano. Il giovane, di appena 19 anni, è stato ucciso nella notte tra il primo e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio mentre tentava di intervenire per placare una lite scoppiata per futili motivi. Un colpo di pistola ha messo fine alla sua vita, lasciando una ferita profonda nella sua famiglia e nella comunità.
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Il ricordo di Santo sarà al centro di un corteo che partirà da via Acton e si concluderà nella parte alta di piazza Municipio. L’iniziativa vuole essere un momento di raccoglimento e di riflessione non solo per commemorare Santo, ma anche per ricordare le tante giovani vite spezzate dalla violenza insensata.
L’evento ha ricevuto il sostegno dell’amministrazione comunale: il sindaco Gaetano Manfredi, rispondendo alla richiesta dei familiari del giovane attraverso il consigliere comunale Gennaro Demetrio Paipais, ha disposto lo spegnimento temporaneo delle luminarie natalizie. Un atto che intende lanciare un messaggio chiaro: la necessità di un cambiamento culturale affinché tragedie come questa non si ripetano.
Una città che si unisce nel dolore e nella speranza
Napoli, con questo gesto, si stringe attorno ai familiari di Santo Romano e di tutte le vittime di violenza giovanile. Lo spegnimento delle luci, simbolo di festa e speranza, diventa un momento di raccoglimento per riflettere sull’importanza di educare le nuove generazioni alla non violenza e al rispetto reciproco.
La manifestazione non è solo un tributo a Santo, ma un appello collettivo per dire basta alla violenza. Una richiesta che Napoli vuole lanciare con forza, illuminando la speranza di un futuro in cui nessuna famiglia debba più affrontare un dolore così grande.