Si è conclusa ieri un’importante operazione della Polizia Locale di Napoli, che ha portato al sequestro di 19 chioschi abusivi lungo il Lungomare, da Molosiglio a Mergellina. L’azione, iniziata il 13 giugno, ha mirato a contrastare l’abusivismo commerciale e a garantire il rispetto delle normative paesaggistiche e urbanistiche.

Chioschi abusivi, un’attività illegale e diffusa

I chioschi sequestrati erano privi delle necessarie autorizzazioni previste dal decreto legislativo 42 del 2004, indispensabili per operare in un’area vincolata come il Lungomare di Napoli. In particolare, mancavano le autorizzazioni paesaggistiche richieste dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e i permessi di costruzione. Molti di questi chioschi avevano solo autorizzazioni per il commercio ambulante itinerante, ma non per un’occupazione stabile del suolo pubblico.

L’operazione, coordinata dal Comandante Generale della Polizia Locale, Ciro Esposito, ha visto gli agenti impegnati in una serie di blitz che hanno portato alla chiusura di tutti i chioschi non conformi.

Tra questi, anche i celebri chioschi dei taralli in piazzetta Nazario Sauro sono stati chiusi, nonostante fossero inclusi nei progetti di riqualificazione della piazza e del Lungomare di via Partenope e via Nazario Sauro.

Le reazioni dei residenti sul territorio cittadino sono state contrastanti. Molti  hanno accolto favorevolmente le misure, vedendole come un passo necessario per il rispetto delle leggi e la protezione del patrimonio paesaggistico. Altri, invece, hanno espresso disappunto per la perdita di un pezzo di tradizione locale rappresentato dai chioschi storici.

Questa operazione si inserisce nel contesto di un più ampio progetto di riqualificazione urbana del Lungomare di Napoli, con l’obiettivo di restituire alla città uno spazio pubblico ordinato e conforme alle normative vigenti. L’auspicio è che tali interventi possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e valorizzare ulteriormente una delle aree più amate e frequentate di Napoli.