Napoli, città dei falchi pellegrini: i rapaci più veloci del mondo tra le cupole e i castelli
Tra monumenti storici e parchi cittadini, i falchi pellegrini hanno trovato nella città partenopea un rifugio ideale. Un fenomeno poco conosciuto che racconta la straordinaria convivenza tra natura e architettura urbana.

Tra le meraviglie che rendono Napoli una città unica al mondo, c’è un primato che pochi conoscono: è tra le città europee con la più alta presenza di falchi pellegrini. I “signori del cielo”, celebri per le loro picchiate che superano i 300 km/h, hanno scelto proprio la città partenopea come nido urbano, trasformando cupole, campanili e palazzi storici in scogliere metropolitane.
I falchi pellegrini a Napoli
Passeggiando tra le vie del centro, difficilmente ci accorgiamo della loro presenza. Eppure, sopra le nostre teste, questi rapaci maestosi sorvolano silenziosi i tetti della città, osservando con sguardo vigile la frenesia sottostante. A Napoli, il falco pellegrino ha trovato un habitat sorprendentemente adatto, grazie alla stratificazione architettonica che offre punti di osservazione strategici e rifugi sicuri.
Napoli celebra Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla morteIl Maschio Angioino, ad esempio, è diventato una vera e propria “casa” per una coppia di falchi che ha nidificato tra le antiche mura del castello. Qui, negli ultimi anni, sono stati documentati diversi involi di giovani falchi, alcuni dei quali battezzati con nomi napoletani in omaggio alla città che li ha accolti.
Anche il Real Bosco di Capodimonte è teatro di straordinarie storie di rinascita: grazie all’intervento del Servizio Veterinario dell’ASL Napoli 1 Centro, un falco pellegrino e un gheppio sono stati salvati, curati e successivamente liberati in quest’oasi verde cittadina. Inanellati da esperti dell’ISPRA, gli uccelli sono tornati a volare liberi, simbolo di una sinergia virtuosa tra istituzioni e natura.
Non mancano iniziative mirate anche nel Parco Nazionale del Vesuvio, dove il falco pellegrino è considerato specie simbolo. Qui è stato avviato un progetto di monitoraggio attraverso l’installazione di tre webcam alimentate da pannelli solari, per seguire da vicino la vita di questi rapaci e sensibilizzare il pubblico sulla loro importanza.
La presenza dei falchi pellegrini a Napoli è più di una curiosità biologica: è il segnale concreto di come la natura riesca ad adattarsi ai contesti urbani, trovando nuovi equilibri e spazi di convivenza. Ma è anche un invito a guardare la città con occhi diversi, magari sollevando lo sguardo verso l’alto, alla ricerca di quelle ali che, silenziosamente, proteggono e sorvegliano la nostra quotidianità. La prossima volta che camminerete tra i vicoli del centro storico, ricordatevi di osservare il cielo: potreste incrociare lo sguardo fiero di uno dei suoi abitanti più affascinanti.

