La lettera di una veneziana doc in visita a Napoli: “Ho visto ospitalità, sorrisi, arte, mare, vita”
Una turista veneziana di 30 anni, per la prima volta in visita a Napoli, scrive una lettera per la città e per i suoi abitanti.
“Eccomi qua, all’ultimo di 5 giorni fantastici. Vorrei ringraziarvi per avermi accolto, ospitato, come fossi una di famiglia“. Inizia così la lettera di Erika, una turista veneziana doc che, dopo la prima vacanza a Napoli della sua vita, ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine per quanto vissuto in città, nero su bianco. A inviare il contributo alla nostra redazione è stato Vincenzo, il suo cicerone partenopeo.
“Quando vai via da Napoli ti senti un po’ più vuota”
“Il detto dice vedi Napoli e poi muori, ed è vero. Perché nel momento in cui devi ripartire il tuo cuore resta qua, e ti senti un po’ più vuota” – continua Erika, 30enne di Venezia, commentando la sua partenza. Ospitalità, cibo, arte, cultura, mare, sorrisi e soprattutto tanta, ma tanta, vita: è quanto la ragazza sostiene di aver trovato nel capoluogo campano. Una testimonianza che conferma le ultime statistiche, secondo le quali Napoli è sempre più scelta e amata dai giovani.
Da "Villa Zagaria" a "Parco di Matteo": l'ex villa del boss ora dedicata a una vittima innocente della camorraLa sua visita in città è stata un’esperienza indimenticabile, davvero difficile da replicare altrove: “Devo ringraziare Napoli per avermi mostrato posti incredibili e per avermi fatto conoscere persone squisite, con un cuore grande quanto questa città. Nessuno mi ha mai fatto sentire un’estranea, e ognuno di loro rimarrà per sempre nel mio cuore“.
“Napoli viene descritta come munnezza, camorra, lavativi. Io invece ho visto ospitalità, sorrisi, caffè, pizza, arte, mare vita. Non metto in dubbio che ci sia anche il brutto, come in qualsiasi altra città. Ma l’unica cosa che io mi sento di dire è: Grazie Napoli” – conclude Erika, già con un pizzico di nostalgia.