Milano, Roma e Firenze, le principali metropoli italiane e destinazioni turistiche, si confermano anche nel 2024 le città meno sicure d’Italia: a rivelarlo è l’Indice della Criminalità del Sole 24 Ore, pubblicato oggi, lunedì 16 settembre 2024, che classifica le province italiane in base al numero di reati denunciati. Quest’anno, per la prima volta dal 2013, le denunce di crimini sono tornate a crescere a livello nazionale, registrando un aumento del 3,8% rispetto al 2022, con una preoccupante impennata dei reati violenti come omicidi, percosse, lesioni e rapine.
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La top 10 dell’Indice della Criminalità è dominata dalle principali città italiane e mete turistiche: Milano (1ª), Roma (2ª), Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª), Venezia (9ª), Livorno (10ª). Napoli, che occupa la dodicesima posizione, è uscita dalle prime dieci.
Milano resta al vertice della criminalità con oltre 7mila denunce ogni 100mila abitanti nel 2023, confermandosi al primo posto per numero di reati. Nel capoluogo lombardo, le segnalazioni sono aumentate del 4,9% rispetto ai livelli pre-pandemia, con picchi nei furti e nelle rapine. La città si distingue anche per altri tipi di crimini: è al terzo posto per violenze sessuali e al quinto per reati legati al traffico di stupefacenti. Complessivamente, nell’area metropolitana, i reati denunciati sono aumentati di quasi il 5% rispetto al periodo pre-Covid.
Roma mostra un preoccupante incremento del 16,7% delle denunce rispetto al 2019 e dell’11% rispetto all’anno precedente. Nella capitale, si registra un aumento del 17% per i furti e del 24% per le rapine, con una significativa crescita anche dei reati legati alla droga. Firenze, al terzo posto nella classifica generale, ha registrato un aumento del 56% delle rapine rispetto al 2022, fenomeno che sembra essere collegato all’intenso afflusso di turisti, che rendono le città d’arte più esposte ai crimini predatori e violenti.
Le province più sicure, in netto contrasto con i grandi centri urbani, sono le province di Oristano, Potenza e Treviso, classificate come le più sicure d’Italia, posizionandosi agli ultimi posti dell’indice criminale. Qui le denunce sono nettamente inferiori, un dato che alcuni interpretano come frutto di un maggiore controllo del territorio, mentre altri lo attribuiscono a una possibile omertà per l’assenza di un’efficace azione dello Stato.
Questa fotografia della criminalità italiana evidenzia come le grandi città, soprattutto quelle turistiche, restino le più esposte ai crimini, con una concentrazione del 30% delle denunce totali del 2023 nei 14 principali capoluoghi del Paese. Solo Milano e Roma rappresentano il 15% del totale.