Sicurezza. Il piano di evacuazione del Vesuvio per la Zona Rossa a Napoli prevede un esodo di 37mila abitanti in 48 ore, tramite vie di fuga, gate e bus di supporto.
Nuovo piano di evacuazione Vesuvio: Zona Rossa da evacuare in 48 ore
Napoli si prepara ad affrontare il rischio vulcanico con un nuovo piano di evacuazione per la Zona Rossa, che comprende i quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni della VI Municipalità.
Alta Velocità Roma-Napoli, ritardi di oltre un'oraCirca 37mila abitanti dovranno lasciare l’area in meno di 48 ore, attraverso un sistema di esodo organizzato in modalità autonoma o assistita.
Il piano, elaborato dall’assessorato alla Protezione Civile guidato da Edoardo Cosenza, è stato approvato dal Tavolo di Pianificazione del rischio vulcanico e attende l’ultima ratifica del Consiglio comunale di Napoli.
L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei cittadini in caso di allarme fase III, la più alta nella scala di emergenza vulcanica.
Le vie di fuga e i punti strategici
Il territorio della Zona Rossa è suddiviso in settori prioritari con 165 sezioni censuarie, 148 delle quali abitate.
Le vie di fuga principali convergono sui due gate di primo livello, situati al Centro Direzionale e in via Argine, capaci di smaltire fino a 600 auto l’ora. Oltre ai due ingressi principali, sono previsti 290 gate di controllo secondari e terziari per regolare il flusso veicolare e garantire un’evacuazione ordinata.
Tra le strade principali figurano la ex SS162dir e due assi secondari a nord e a sud, che si diramano in ulteriori percorsi terziari come via Pacioli, via Volpicella e via delle Repubbliche Marinare.
Esodo autonomo e assistito
L’evacuazione avverrà in due modalità:
- Esodo autonomo: I residenti utilizzeranno i propri mezzi per raggiungere i gate principali, attraversando i punti di controllo dislocati lungo il percorso.
- Esodo assistito: Gli abitanti si recheranno a piedi presso le fermate dei bus ANM, che li condurranno alle aree di attesa. Da qui, navette regionali trasferiranno gli sfollati verso le regioni gemellate.
Le tre aree di attesa designate sono il Campo Sportivo Caduti di Brema, la Stazione Circumvesuviana Bartolo Longo e lo Stadio Comunale Ascarelli.
Un piano integrato per la sicurezza
La macchina della Protezione Civile coinvolgerà forze dell’ordine, ASL, aziende di trasporto e il Sistema Nazionale di Protezione Civile.
Il documento di 172 pagine include anche misure di supporto logistico: tende, assistenza sanitaria e punti di registrazione presso le aree di attesa. L’intero documento è consultabile sul sito ufficiale della Protezione Civile.