Lavoro, Raffaele racconta la sua esperienza: 3 euro all’ora con laurea e due lingue
Raffaele Improta, 22enne di Volla, ha deciso di raccontare la sua esperienza con il lavoro a Napoli.

Raffaele Improta, 22enne di Volla, ha deciso di raccontare la sua esperienza: dopo aver accettato un incarico per circa 2 euro all’ora, nonostante la sua formazione eccellente, si trova davanti proposte lavorative assolutamente inadeguate. Ecco la sua storia raccontata al Corriere del Mezzogiorno.
2 euro all’ora nonostante l’eccellente formazione: la storia di Raffaele
Raffaele è diplomato all’istituto alberghiero di San Giovanni a Teduccio, con stage in Spagna e Lituania, poi una laurea triennale in lingue straniere (turco e inglese) all’Orientale di Napoli. Racconta al Corriere, “Facendo il calcolo delle ore che lavoravo, erano veramente due euro e qualche centesimo l’ora. Sono durato un paio di mesi e poi ho lasciato” – ha spiegato al giornalista Francesco Parrella.
De Luca: "Non accetteremo nuovi sbarchi a Napoli e Salerno"Dopo la laurea, ha scritto un annuncio sui social: “Cerco lavoro a Napoli o provincia. Sono laureato in lingue, cerco un impiego nel campo del turismo. Ho esperienza sia in Italia che all’estero nel settore dell’accoglienza turistica, come receptionist. Sono una persona dinamica, precisa e puntuale a cui piace il lavoro a contatto con il pubblico e soprattutto con gli stranieri. Parlo diverse lingue e mi piacerebbe trovare un lavoro con una paga quantomeno normale”.
“In una struttura ricettiva del centro storico di Napoli per tre giorni di lavoro a settimana la paga offerta è stata di 80 euro, poco più di tre euro l’ora, in nero ovviamente”.
“Per un full time sei giorni su sette mi hanno offerto 900 euro al mese. Poi mi è stato spiegato che il giorno libero praticamente non esisteva perché o iniziavo più tardi facendo il turno di notte o sostituivo chi era in ferie. Durante un altro colloquio fatto a Casoria per un turno di otto ore, sei giorni su sette, l’offerta è stata di 150 euro a settimana”.
“Capisco che sono giovane e devo fare esperienza, accetto anche l’idea di dover fare la gavetta, ma quando le condizioni sono queste è difficile dire di sì. A Vilnius, in Lituania, non esisteva che una persona iniziasse a lavorare senza aver prima firmato un contratto. L’alternativa è sempre la stessa: spostarsi al Nord o all’Estero” – ha raccontato.

