Cinema. “Io e te dobbiamo parlare” è la nuova commedia natalizia di Alessandro Siani, per la prima volta in coppia sul grande schermo con Leonardo Pieraccioni. Da ieri giovedì 19 dicembre al cinema.
“Io e te dobbiamo parlare”: il Natale al cinema con Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni
Dal 19 dicembre è arrivato al cinema “Io e te dobbiamo parlare”, il nuovo film natalizio che segna il debutto della coppia comica formata da Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni.
Napoli, inaugurata la nuova officina Frecciarossa: investimento da 100 milioni per l’impianto di GianturcoPer la prima volta insieme sul grande schermo, i due attori interpretano una stravagante coppia di poliziotti, Antonio e Pieraldo, alle prese con un intrigo pericoloso, una famiglia condivisa e un passato investigativo ormai lontano.
Scritto da Siani insieme a Gianluca Bernardini e Pieraccioni, il film è diretto dallo stesso Siani e prodotto da Italian International Film con Rai Cinema. Distribuito da 01 Distribution, promette di regalare risate e un tocco nostalgico che richiama i grandi classici della commedia italiana degli anni ’80.
Due poliziotti improbabili e una trama familiare
Antonio (Siani) e Pieraldo (Pieraccioni) sono due poliziotti goffi e fuori dagli schemi, legati da un passato di gloria mai più replicato.
Uniti anche da una famiglia in comune – la moglie e la figlia di Antonio ora vivono con Pieraldo – i due si trovano a lavorare insieme in un’indagine per catturare un criminale imprendibile. La loro missione si intreccia con momenti di vita familiare surreali, dando vita a un poliziesco tutto italiano.
L’idea del film è nata nel 2018, come racconta Siani a TV Sorrisi e Canzoni: «Tutto è iniziato da un pranzo. Ci siamo detti: perché non fare un film insieme? Dopo anni di riflessione, abbiamo trovato una storia che ci sembrava abbastanza forte per sorprendere il pubblico».
Il film si ispira alla grande tradizione della commedia italiana e internazionale, da “Una poltrona per due” a “Arma letale”, con il tocco unico di due comici che giocano con i loro personaggi e con un’ironia “a misura d’Italia”.