Don Patriciello e la protesta sui social: “Basta bimbe vestite da spose alla prima Comunione”
Il parroco anti-camorra parla della prima comunione e degli abiti indossati dalle giovanissime durante la cerimonia.
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Don Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, è il simbolo di una rivolta territoriale che parte dal piccolo per potersi protendere verso il grande. Il parroco, conosciuto per la sua vena battagliera che si esprime soprattutto in una lotta radicale ed energica contro la camorra e ogni tipo di criminalità organizzata, si espone su un altro argomento piuttosto delicato.
Attraverso il profilo Facebook ufficiale, il parroco – sotto scorta per le sue posizioni scomode a certe organizzazioni criminali – ha annunciato di essere contrario all’approccio di molte famiglie alla prima comunione delle ragazzine.
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Don Patricciello comunica in modo molto giovane ed immediato le sue idee, utilizzando i social media così che tutti gli utenti possano venire a contatto con le sue idee , la sua comunità e la sua lotta.
Le ultime parole, espresse in un post virale dai circa diecimila like, parlano dell’inappropriatezza di alcuni tipi di abiti indossati dalle ragazzine di 10-11 anni durante la loro prima comunione. Alcuni sono anche molto costosi.
Le parole del parroco sono state: “Sono bambine. Hanno 10 – 11 anni. Si accostano alla santa Comunione per la prima volta. Un momento bello. Unico. Irripetibile. Sono bambine. Non capisco perché le mamme le vestono come se andassero a sposarsi. Non capisco perché tanta fretta di vederle donne. Sono bambine. Fatele vivere la loro età. Non gliela rubate. C’è un tempo per ogni cosa“.
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