Buon compleanno, Massimo Ranieri
Cantante, attore, ballerino. 72 anni di successi di un eterno scugnizzo.

Napoli 3 maggio 1951, Pallonetto di Santa Lucia. Quartiere dislocato nella Napoli bene, ma che, come tutte le retrovie, nasconde l’anima più popolare della città. Nella famiglia di Giuseppina Amabile, detta la “carabiniera” e Umberto Calone, operaio dell’Italsider, un nuovo arrivato rallegra la famiglia, Giovanni Calone. Quinto di otto figli, tutti costretti a vivere in una piccola stanzina, Giovanni si darà da fare all’età di soli 7 anni, canticchiando tra i mille caffè da servire nei vari negozietti del quartiere. Tra i clienti del bar, in molti rimanevano ammaliati dalla sua voce mentre sorseggiavano il loro caffè e non mancò chi si accorse dell’innato talento e lo portò nella giusta direzione. Gli occhi di Giovanni parlavano: vivaci, curiosi, da vero scugnizzo. Gli stessi che lo portarono, ad appena 13 anni, ad affacciarsi al mondo della musica.
La carriera da cantante
Con lo pseudonimo di Gianni Rock, appena adolescente, Giovanni Calone incise il suo primo disco e sbarcò in tour nella grande mela, facendo da spalla a Sergio Bruni. Dall’esperienza di New York in poi, fu tutto in ascesa. Appena quindicenne, acquisì intorno al 1968 e per la prima volta, lo pseudonimo di Massimo Ranieri. Da qui, un susseguirsi incalzante di successi grazie alle partecipazioni alle più grandi rassegne musicali del tempo: da scala Reale a Cantagiro con ‘Pietà per chi ti ama‘; dai primi Festival di Sanremo, all’incredibile successo di ‘Rose rosse‘ del 1969; passando per Canzonissima con la hit ‘Se bruciasse la città‘ arrivata al secondo posto e poi sul gradino più alto del podio nel 1970 con ‘Vent’anni‘, fino al ritorno vincente a Sanremo nel 1988 con ‘Perdere l’amore‘.
Paolo Bargiggia ritorna in tv con “Senza Filtri” di Luca CerchioneMassimo, l’attore
Un talento versatile, quello di Giovanni. Instancabile, mostrava fiero la sua attitudine sorprendentemente incline a tutte le arti. In concomitanza con l’uscita del suo primo LP “Massimo Ranieri”, debutta accanto a Lucia Bosè ed Ottavia Piccolo nel film “Metello” tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, incidendo il brano “Io e te” di Ennio Morricone, tema del film. Quel debutto gli valse il “David di Donatello” ed il “Premio Internazionale della Critica“. Da lì come non menzionare il ruolo nel celebre film “La Sciantosa” per la regia di Alfredo Giannetti, accanto ad un mostro sacro del cinema, Anna Magnani.
Cinema, teatro, Tv. Massimo Ranieri da sempre un talento camaleontico, si sorprese adatto a tutti i palcoscenici. Diretto dal grande Streheler, ne ‘L’anima buona di Sezuan’, si scoprì successivamente nei panni di attore di commedie musicali e poi ancora di ballerino dalle doti innate. Negli ultimi anni riempie le platee con i suoi spettacoli, gli stessi, trasmessi in Rai e replicati per più stagioni, in cui veste con disinvoltura il ruolo di one man show.
Ballerino, cantante, attore. Oggi celebriamo i 72 anni di un eterno scugnizzo. Buon compleanno Massimo!

