Il 2021 è stato un anno segnato da un profondo dolore per la famiglia Fiorentino, con la perdita di Roberto, un ragazzo napoletano di 42 anni, a causa di un tumore ai polmoni.

Roberto da tempo era in cura presso l’Unità Complessa di Chirurgia Polmonare dell’ospedale Pascale di Napoli, diretta dal professor Alessandro Morabito, dal 2020. La sua battaglia contro la malattia è stata affrontata con coraggio e determinazione, ma purtroppo non è riuscito a vincere. Ma dal dolore spesso nascono splendidi gesti di umanità!

La famiglia Fiorentino e il grande gesto di generosità dopo la sua morte

In un gesto di straordinaria generosità e solidarietà, i genitori di Roberto, Teresa e Guglielmo Fiorentino, hanno deciso di onorare la memoria del loro figlio attraverso una donazione significativa. Hanno donato un termociclator di ultima generazione all’ospedale Pascale, un macchinario essenziale per la ricerca oncologica e la cura dei pazienti. Questo dispositivo di laboratorio è in grado di condurre automaticamente le variazioni cicliche di temperatura necessarie per l’amplificazione enzimatica delle sequenze di DNA in vitro, mediante la reazione a catena della polimerasi (PCR). In pratica, il termociclatore aiuterà i medici a individuare le terapie più appropriate da somministrare ai pazienti, migliorando significativamente le possibilità di cura.

La donazione è stata realizzata tramite l’associazione “RF78 Per Sempre Roby”, fondata dai genitori di Roberto dopo la sua scomparsa. Questa associazione nasce con l’obiettivo di trasformare il dolore personale in un’opportunità per fare del bene agli altri, contribuendo alla lotta contro il cancro e sostenendo la ricerca oncologica.

Attilio Bianchi, direttore generale dell’ospedale Pascale, ha espresso profonda gratitudine verso la famiglia Fiorentino, sottolineando l’importanza di gesti come questo nel supportare il lavoro quotidiano dei professionisti del settore e nel dare speranza ai pazienti. “Grazie infinite ai genitori di questo giovane che hanno saputo trasformare il dolore in attivismo sociale e deciso di costituirsi in associazione di volontariato per dare un contributo nella delicata lotta contro il cancro. Il loro gesto sia di esempio per quanti ci sostengono nella difficile impresa di sconfiggere questa malattia e di incoraggiamento per i nostri professionisti a fare sempre di più nel campo della ricerca oncologica“, ha dichiarato Bianchi.

La storia di Roberto Fiorentino e del gesto altruistico dei suoi genitori è un potente esempio di come il dolore possa essere trasformato in un’opportunità per aiutare gli altri. In un momento di grande perdita, Teresa e Guglielmo hanno scelto di guardare oltre il loro dolore personale e di contribuire in modo significativo alla comunità, offrendo speranza e supporto a chi lotta contro il cancro. La loro donazione non solo onora la memoria di Roberto, ma rappresenta anche un faro di speranza per molti altri pazienti e famiglie.

Questo atto di generosità risuona come un invito a tutti noi a cercare modi per fare la differenza, trasformando le nostre esperienze più difficili in occasioni per costruire un futuro migliore per gli altri.