Lungomare di Napoli, sequestrati i chioschi dei “taralli caldi”

Ampia operazione della Polizia locale, sequestrati anche i chioschi dei taralli in via Nazario Sauro sul lungomare di Napoli.

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Articolo di , 02 Lug 2024
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Foto Alessandra Silvestri

Tarallo caldo e birra è un binomio inscindibile per chi si trova a fare una passeggiata sul lungomare di Napoli, un vero e proprio must nell’immaginario collettivo partenopeo. Adesso, però, non sarà più così scontato riuscire a fare un aperitivo al tramonto godendo di quest’iconica accoppiata. Un’ampia operazione della polizia locale ha infatti portato al sequestro degli storici chioschi siti in via Nazario Sauro: non disponevano delle autorizzazioni necessarie.

Sequestrati i chioschi in via Nazario Sauro, erano irregolari

Non si tratta del primo episodio in tal senso: “Nessuno dei 19 chioschi sul lungomare è regolare“, aveva detto l’assessore Antonio De Iesu, dopo il sequestro dei primi 5 chioschi per abusivismo appena una manciata di giorni fa. La Polizia Locale di Napoli, guidata dal Comandante Generale Ciro Esposito, ha apposto i sigilli a diversi chioschi situati sul waterfront partenopeo, dal Molosiglio fino a via Nazario Sauro. Tra questi, anche i famosissimi chioschetti dei taralli caldi nella piazzetta Nazario Sauro.

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Le irregolarità contestate comprendono la mancanza delle necessarie autorizzazioni. In particolare, tra le violazioni figurano l’assenza dell’autorizzazione paesaggistica, prevista dal decreto legislativo 42 del 2004, che è obbligatoria per la Soprintendenza ai Beni Culturali, oltre ai permessi per costruire e alle autorizzazioni per l’occupazione permanente di suolo, considerata abusiva. Con buona probabilità, saranno confiscate ulteriori attività nei prossimi giorni.

Gli storici chioschi sul lungomare erano in possesso delle autorizzazioni per il commercio ambulante itinerante, ma non di quelli per l‘attività stanziale. Fino al 2019, infatti, grazie a una delibera del Comune di Napoli, erano autorizzati ad operare nonostante il divieto di commercio itinerante in via Caracciolo. La delibera non copriva comunque i permessi per costruire e l’autorizzazione paesaggistica necessari. Con la scadenza della delibera, avvenuta nel 2020, le autorizzazioni sono venute meno, portando all’attuale intervento della Polizia Locale.

 

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