Campi Flegrei, diminuisce la velocità di sollevamento del suolo
Dopo i terremoti 4.6 e 3.9, il bollettino settimanale INGV registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo.

La situazione dei Campi Flegrei continua a essere monitorata con attenzione, come evidenziato dal bollettino settimanale dell’INGV, che analizza i dati relativi all’attività sismica, deformativa e geochimica registrata tra il 17 e il 23 marzo 2025. L’area vulcanica campana, già al centro dell’attenzione per la sua intensa attività sismica e per il fenomeno del sollevamento del suolo, ha mostrato alcuni cambiamenti nei parametri osservati.
Sismicità e deformazioni
Nel periodo di riferimento, sono stati registrati 42 terremoti nell’area dei Campi Flegrei, con magnitudo massima di 1.7, un valore che rientra nei livelli di normale attività. Dopo i fenomeni di maggiore rilevanza, le scosse sismiche del 13 e 15 marzo, con magnitudo rispettivamente di 4.6 e 3.9, la velocità di sollevamento del suolo registrata è diminuita. Sebbene la riduzione sia evidente, la stima precisa della nuova velocità di sollevamento richiederà l’acquisizione di ulteriori dati nelle prossime settimane, permettendo così una comprensione più dettagliata di quanto accaduto.
Al NH Napoli Panorama il Convegno Nazionale "L'Arte del Mascherarsi: parliamo di spettro dell'autismo"Geochimica e riscaldamento idrotermale
Dal punto di vista geochimico, non sono emerse variazioni rilevanti nei parametri monitorati. I trend di aumento dei flussi e del riscaldamento del sistema idrotermale restano stabili, in linea con quanto osservato nelle settimane precedenti. Un dato interessante proviene dalle misurazioni della temperatura, con il sensore installato vicino alla fumarola di Pisciarelli che ha registrato una media di circa 97°C. Questo conferma la persistente attività geotermica nella zona, pur senza evidenti picchi anomali.
Prospettive future
Attualmente, gli esperti non prevedono evoluzioni significative nell’attività vulcanica a breve termine. Le osservazioni in corso continuano a indicare una situazione sotto controllo, con segnali di una graduale stabilizzazione della dinamica del suolo.

