Stargate è un’avventura sci-fi ,di un cult del cinema.

Questa è la prima impressione che ho avuto a Le Tavernelle lo è nella scrittura for dummies, lo è nella cifra stilistica, ed è già bello così, con quella sua amalgama tra sci-fi e mitologia dell’antica Magna Grecia, un’idea folle e risonante che posiziona Le Tavernelle come un viaggio ancora attuale per gli standard odierni.

Naturalmente gran parte del merito va a Eugenio per il talento dimostrato, in primo luogo perché l’imprenditore sa come architettare una spasmodica attesa del main event, da sempre l’aspetto più riuscito dei suoi locali , ma soprattutto perché possiede una messa in scena che propaga suggestioni da ogni parte, in team multi etnico universale… un compito non facile con il rischio “baracconata” dietro l’angolo (il simpatico cameriere indiano che leva il bicchiere dalle mani prima che tu stia finendo).

Ciò non vuol dire che Stargate sia esente da una certa ingenuità di fondo, ma quantomeno rimane circoscritta e sopportabile, nella consapevolezza che i suoi punti di forza siano altrove, forte di quelle scenografie naturali tra i templi che affascinano e ti fanno viaggiare.

Complimenti alla famiglia Tabano custodi dello stargate alias Le Tavernelle.