Annadea, il ristorante dove brilla la liaison d’amore tra Somma Vesuviana ed il baccalà
Somma Vesuviana, la patria del baccalà: il ristorante Annadea propone con maestria piatti che esaltano il binomio vincente, rivisitati in maniera moderna e utilizzando prodotti del territorio.

C’è una lunga linea invisibile che collega il Nord Europa con le pendici del Vesuvio. Dalle isole Lofoten in Norvegia e dall’Islanda fino a Somma Vesuviana. Il polo indiscusso del sud Italia della trasformazione e commercializzazione del merluzzo. Un connubio tra l’eccellente qualità del pesce delle acque scandinave e la rigorosa lavorazione dello stesso, nel distretto del napoletano. Negli anni, grazie al commercio, questo prodotto si è affermato saldamente nella provincia di Napoli ed è diventato una prelibatezza che attira ogni anno migliaia di famiglie nei ristoranti tipici locali.
Una location che brilla di storia ed arte
Il ristorante Annadea si trova all’interno dell’hotel Cenacolo. Siamo a Somma Vesuviana, alle pendici del monte Somma, a 16 km da Napoli. E’ uno dei comuni della regione vesuviana che possiede e conserva il maggior numero di testimonianze archeologiche, artistiche e architettoniche. Ne è un esempio la lussuosa villa del periodo augusteo, considerata dagli esperti come ultima residenza di Ottaviano Augusto. Innumerevoli sono infine le manifestazioni folkloristiche che hanno origine nel passato più lontano ma che hanno ancora un forte richiamo tra i sommesi e il resto degli abitanti della zona vesuviana.
L’arte culinaria giocata sul binomio tra Somma Vesuviana ed il baccalà
Abbiamo già visto come ci sia un filo che lega Somma al merluzzo. Il ristorante Annadea, coglie in maniera egregia la liaison d’amore tra la cittadina ed il binomio baccalà-stoccafisso. La location dell’innovativo ristorante è elegante e allo stesso tempo accogliente. Con maestria ed eccellenza, il proprietario Gennaro Secondulfo e lo chef Vincenzo Scognamiglio, sono in grado di proporre ricette tramandate da generazioni ma anche ricette rivisitate in maniera più moderna rimanendo comunque nel solco della tradizione culinaria. La cucina è il posto in cui si custodiscono secoli di storia, ricette che ogni giorno portiamo in tavola. Tra i fornelli si incontrano le tradizioni, si sposano i sapori più svariati ma soprattutto si narrano storie di piatti che, con sufficienza, diamo per scontati.
Un menu di piena creatività grazie alle molteplici realizzazioni del baccalà
Il ristorante Annadea è tutto questo. La degustazione del menù dedicato al baccalà è un’esplosione di sensazioni. Si parte dal baccalà al nero di seppia accompagnato da una ricotta di pecora (aromatizzata al lime), pepe rosa e mentuccia. Si passa poi agli spiedini di baccalà con provola di Agerola adagiati su una crema di “friarielli”. Si prosegue col baccalà cotto in oliocottura su lattuga scottata e crema al limone. Come quarta portata abbiamo una parmigiana di baccalà con pomodorini del piennolo. Finiti gli antipasti si passa ai due primi. Lo chef propone una genovese di cipolle e baccalà e a seguire uno gnocco di baccalà con pomodorini del piennolo vesuviani, capperi di Pantelleria e polvere di olive nere. Il menù è chiuso dal baccalà arrostito adagiato su finocchio selvatico e condito con olio di oliva estratto a freddo, pepe e lime.
Il binomio Somma Vesuviana-baccalà ha origine lontanissima nel tempo
La liaison tra Somma e il pesce del nord Europa, ovvero il merluzzo, è antichissima e affascinante. Ha origine nel lontano 1500. In questo secolo, grazie all’espansione delle rotte marittime tra i produttori nordici e vesuviani, si sviluppò il commercio. Il forte impulso per l’importazione e la lavorazione del baccalà (merluzzo salato) e dello stoccafisso (merluzzo essiccato, ma senza sale) si deve in primis al movimento cattolico della Controriforma, che approvò il divieto della carne nelle feste religiose. Ma perché la maggior parte delle lavorazioni avviene nel Vesuviano? La risposta a questa domanda è stata trovata nella presenza della vicina sorgente del fiume Sebeto, dove abbondano le acque utilizzate per la lavorazione delle materie prime importate dal Nord Europa.
Un segreto invincibile che risiede nelle acque di Somma Vesuviana
Ma veniamo a tempi più recenti. Siamo a cavallo tra le due guerre mondiali, come spiega il titolare del ristorante Annadea. I maestri locali hanno un segreto, l’acqua di Somma, ricca di sostante oligominerali. In quell’epoca non c’erano i frigoriferi, quindi si dovette pensare ad un modo per conservarlo. Il merluzzo conservato grazie ad essiccazione, è quello che al sud chiamiamo stocco. Prima di essere mangiato deve essere “ammollato” in acqua, ecco allora che entrano in gioco le proprietà delle acque sommesi. Il baccalà invece si mantiene grazie allo strato di sale.
La passione profonda per il baccalà di Gennaro Secondulfo
Insomma, un combo meraviglioso tra mare e prodotti della straordinaria terra del vesuviano. Il tutto innaffiato dalla Catalanesca, il vino principe della zona, secco, fresco e leggermente fruttato. Un vino che ha il marchio IGP. Il ristorante Annadea ti trasporta in un’epoca raffinata ed elegante, arricchita da piatti tipici ma soprattutto deliziosamente vulcanici. Piatti che rispecchiano ampiamente la passione di Secondulfo per il baccalà. Anzi, come lui stesso si definisce, rispecchiano il suo fanatismo per il baccalà. Per ultimo un plauso alla scelta di offrire porzioni abbondanti senza andare a discapito della qualità. Insomma, andare a mangiare al ristorante Annadea è un’esperienza da provare assolutamente. Buon appetito.
Dove si trova il ristorante AnnaDea
Annadea è il ristorante del rinomato hotel Cenacolo di Somma Vesuviana in Via del Cenacolo, 20 in provincia di Napoli
Sito web: www.cenacolohotel.it
Telefono: 081 893 50 27