Napoli verticale, il nuovo trend urbano della città
Una nuova tendenza che sta sviluppandosi sempre più: la riscoperta dei percorsi verticali di Napoli attraverso i quali vivere l'anima più autentica della città.
Un fenomeno che sta sviluppandosi sempre quello della riscoperta della cosiddetta mobilità attiva. Vale a dire l’utilizzo per gli spostamenti abituali della bicicletta o andando a piedi. Permettendo in questo modo di utilizzare strade a cui non eravamo più abituati.
Napoli non è solo “mille culure”, come cantava Pino Daniele, è anche una città che si sviluppa su diversi livelli, dal sottosuolo di Partenope alle altezze svettanti di Castel Sant’Elmo.
Gli spettacoli della natura: la cascata di AcquapendenteIl nuovo trend urbano consiste anche nella riscoperta, o meglio, nel riutilizzo, di percorsi che dalla parte alta della città arrivano fino al livello del mare. Napoli dispone infatti di un patrimonio di scale (135) e di gradinate (69) che racconta la storia, la cultura e il paesaggio della città. Sono inoltre considerate dei veri e propri capolavori urbanistici e la maggior parte ha avuto origine durante la dominazione spagnola. Le scale sono percorsi pedonali che attirano non solo i napoletani che amano scoprire la propria città ma anche un numero crescente di turisti. Regalano scorci incredibili, che fanno dimenticare la fatica, consentendo di scoprire la città con lentezza. Quindi scarpe comode, cellulare carico per le foto e pronti a scoprire quali sono le più caratteristiche.
- Le Rampe del Petraio
Costruite tra il XVI e il XVII secolo, collegano il quartiere Vomero al quartiere Chiaia. Prendono il nome dal luogo dove le piogge alluvionali depositano i ciottoli ed è per questo che in passato era chiamato l’imbrecciata. Oggi il percorso è vario, si incontrano infatti palazzi eleganti e tipici bassi napoletani.
- La Pedamentina
Le rampa più famosa di Napoli e la più battuta dai turisti. Collega San Martino al centro storico. Con i suoi 414 scalini, è anche la più antica, infatti la costruzione fu iniziata nel XIV secolo. Percorrendola è possibile ammirare sia la spettacolare vista sul golfo che gli orti e i giardini della Certosa. - Calata San Francesco
Inizia al Vomero e termina al Corso Vittorio Emanuele. In passato era chiamata la grande via che scende a Chiaia. Era già presente nel 1775 e l’origine del nome non è chiara.
- Scale di Sant’Antonio ai Monti
Collegano il Corso Vittorio Emanuele con Montesanto. Costruite alla metà del XVII secolo, erano già molto trafficate alla fine del ‘600, in quanto erano una strada di passaggio.
- Il Moiariello
Collega la collina di Capodimonte alla trafficatissima via Foria. E’ un punto panoramico di Napoli per pochi, in quanto non sono note a molti.