Torre Annunziata, tombaroli saccheggiavano la Villa di Poppea: scoperti tre tunnel sotterranei
Scoperto in seguito a un blitz dei Carabinieri uno scavo clandestino per trafugare nella Villa di Poppea a Torre Annunziata.

Cronaca. Un blitz dei Carabinieri ha portato alla scoperta di tunnel clandestini alla Villa di Poppea, uno dei siti archeologici più prestigiosi dell’area vesuviana, a Torre Annunziata. Denunciato un falegname per scavi illegali.
Torre Annunziata, scoperti tunnel clandestini alla Villa di Poppea
Un nuovo attacco al patrimonio storico del territorio partenopeo. Dopo lo scandalo degli scavi illegali nel centro storico di Napoli, questa volta i carabinieri hanno scoperto tunnel clandestini diretti verso la Villa di Poppea, uno dei più importanti siti archeologici del nostro territorio, situato a Torre Annunziata.
Il blitz è stato condotto dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, sotto la direzione della Procura oplontina, specializzata nella tutela dei beni culturali. Durante l’operazione, avvenuta in una cantina situata su corso Garibaldi, a circa 50 metri dal sito archeologico, è stata salvata un’opera d’arte di inestimabile valore, sottraendola così alla rete dei tombaroli.
Con il supporto dei vigili del fuoco, i militari hanno scoperto tre tunnel clandestini, parzialmente crollati ma ancora utilizzabili, che si dirigevano verso il “grande atrio con decorazioni ad affresco” della Villa di Poppea, situata nel sito di Oplontis.
Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato vari strumenti utilizzati per gli scavi illegali e il proprietario della cantina, un falegname di 53 anni, è stato denunciato per il reato di scavi illegali e violazione del codice dei beni culturali.
L’operazione dei carabinieri non solo ha evitato ulteriori danni al patrimonio culturale, ma ha anche posto in evidenza quanto i tesori nascosti del nostro passato siano costantemente minacciati da attività criminali.

