The Belliner Café: nel foyer del teatro Bellini di Napoli apre una buvette che evoca le atmosfere di un sogno
All’interno del foyer del teatro Bellini di Napoli, è stato appena inaugurato un café chantant moderno e à la page, sui cui spazi e sui cui aperitivi veglia l’occhio vigile del compositore Vincenzo Bellini. Il suo profilo è riprodotto al neon sullo sfondo di una delle sale, e sta lì a rappresentare un padrone di casa che ti è anche (già) amico: un “Vincenzo che ti vede ma non ti giudica!”.
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Mercoledì 10 aprile, in via Conte di Ruvo 14, il foyer del teatro Bellini di Napoli ha aperto le porte per l’avvio ufficiale del cocktail & coffebar The Belliner café, un bar buvette pensato per gli abituali del teatro ma anche per chiunque voglia fare colazione o aperitivo in un ambiente dalle atmosfere liberty e romantiche.
In pieno centro storico, attivo dalla colazione fino all’afterdinner, il locale riprende il suo concept dagli antichi café chantant di fine Ottocento. Perciò, proprio come in un café chantant che si rispetti, per l’inaugurazione The Belliner café ha messo in scena musica jazz live, ma anche brevi esibizioni e piume, il tutto accompagnato da luci rosse soffuse, giri di fingerfood e da una selezione di welcome drink a base di prosecco.
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foto da instagram @thebellinercafe
La “prima” del Bellini café: dal dj set al live show, tra specchi, bollicine e incontri
Tra tappezzerie geometriche e a tinta unita, dettagli e bordi di velluto e di oro, elementi naturali e volte contornate con stemmi e decorazioni sottili, The Belliner café “entra in scena” direttamente nel foyer del teatro e si presenta in un ambiente nuovo ed elegante, ma che resta leggero, sospeso.
Questa sensazione sognante è accentuata dal fatto che sotto le volte c’è un incontro di specchi, specchi che si prendono tutte le pareti e che si trasformano quasi in dei varchi: sulle scale, dietro il bancone e oltre le altre porte. Tutto è riflettente, anche le luci sferiche e i muri rosa e, in occasione dell’apertura ufficiale, pure il perlage nei bicchieri.
Prima il dj set e poi un live show con musica jazz, swing e blues, qui le vibrazioni proprie della Belle Époque si esprimono nella voglia di far festa, di incontrare gente e di stare a contatto con l’arte, ma anche simbolicamente attraverso il bancone del locale, che è in posizione laterale ma che si fa protagonista con l’esposizione di una carrellata di liquori in selezione, con tutte le bottiglie perfettamente a vista.
Sulla parete ottanio di una delle sale, la più riservata e particolare, c’è poi la riproduzione al neon del volto del compositore italiano Vincenzo Bellini, che è lì, tra i poster, messo in un quadro come un’icona, a macchiare di colore (riflettendolo) la cupola che lo raccoglie in una sorta di nicchia. Questi è messo lì a rappresentare un padrone di casa che veglia sugli ambienti e sui tuoi aperitivi, e che ti è anche (già) amico: un “Vincenzo che ti vede ma non ti giudica!”, come recita il claim del progetto.
Fermento sì ma anche relax: la buvette promette, infine (e soprattutto) di essere anche un luogo di relax, dove rinfrescarsi prima dello spettacolo, dopo lo spettacolo, o semplicemente quando si vuole; dove si resta a bere caffè o un cocktail tra le linee decorative di un locale à la page, nel cuore di Napoli, ai cui tavolini si può sfogliare l’ultimo numero del magazine del teatro e, per di là – poi – si va ai palchi e alle poltrone. Perché si è così vicini al “sacro cuore del teatro”.
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