Real Albergo dei Poveri, arriva il Museo Pompeiano: una ricca collezione con i capolavori del MANN
Un progetto di grande portata culturale al Real Albergo dei Poveri: arriva il Museo Pompeiano.
Napoli si prepara a inaugurare una preziosa aggiunta al suo patrimonio culturale con l’imminente apertura del “Museo Pompeiano” nel suggestivo contesto di Palazzo Fuga, ovvero il Real Albergo dei Poveri. Con oltre 8.000 metri quadrati di spazio e almeno venti sale, questo spazio si prefigge di offrire un’esperienza unica e coinvolgente. L’esposizione sarà da sogno.
Museo Pompeiano al Real Albergo dei Poveri, uno spazio per bellezza e cultura
Le due ali dell’edificio, nello specifico la metà dell’ala anteriore e quella laterale sinistra, saranno dedicate a ospitare una selezione di manufatti provenienti dalla ricca collezione archeologica del Mann. Si tratta di reperti finora custoditi nei depositi chiusi al pubblico, affettuosamente soprannominati “Sing Sing”.
Gelo in Campania, crollano le temperature: torna la neve sul VesuvioIl progetto ambizioso è stato presentato con entusiasmo da Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei, il quale ha delineato una visione che va oltre la mera esposizione di antiche testimonianze. Infatti, il museo si propone di diventare uno spazio multifunzionale, comprendente una libreria, un caffè e persino una terrazza panoramica al quinto piano.
Con metà delle ali dell’edificio dedicate a questa iniziativa, il “Museo Pompeiano” non solo riporta in luce tesori storici, ma offre ai visitatori un viaggio unico attraverso la magnificenza di Pompei, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale di Napoli.
“A Palazzo Fuga non vogliamo replicare una collezione già ben raccontata nello stesso Mann: piuttosto, andremo a creare un luogo dedicato alla storia della riscoperta dei siti vesuviani, attraverso reperti, ma anche ricostruzioni, pannelli e supporti multimediali”, ha dichiarato Osanna nel corso del convegno Allestire l’archeologia, come riporta Repubblica.
Il progetto, dell’architetto Paolo Desideri, rientra nel Protocollo d’intesa siglato dal Comune di Napoli col Ministero della Cultura e finanziato per 158 milioni di euro. Il termine dei lavori è previsto per la metà del 2026.