Pompei, G7 Cultura a rischio dopo il “Caso Boccia”: Cos’è successo?
G7 Cultura Pompei a rischio per la fuga di informazioni in seguito al caso Boccia-Sangiuliano. Ecco cosa è successo.
In seguito agli ultimi avvenimenti che hanno visto protagonista il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in quello che è stato rinominato il “Caso Boccia“, il G7 Cultura a Pompei è ora a rischio a causa di una fuga di informazioni sensibili.
G7 Cultura Pompei sul filo del rasoio in seguito al caso Boccia-Sangiuliano
Le autorità governative confermano che verrà aggiornata alla prossima settimana la riunione organizzativa di uno degli eventi più importanti dell’anno sul calendario istituzionale, il G7 Cultura a Pompei, per deciderne le sorti. Ma facciamo un passo indietro: cos’è successo?
Nuova allerta meteo per l'intera giornata di domani, giovedì 5 settembrePochi giorni dopo Ferragosto, una figura sconosciuta ai più fino a quel momento, Maria Rosaria Boccia, pubblica una foto sui social insieme al Ministero della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La descrizione: “Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi“.
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Un’affermazione che provoca immediatamente l’attenzione della stampa nazionale. Tutti si chiedono chi sia questa nuova consigliera di Sangiuliano.
Maria Rosaria Boccia, come scrive sul proprio profilo Linkedin, ha conseguito una prima laurea in Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel 2005 e una seconda in Management all’Università telematica Pegaso nel 2023. Come dichiara su Instagram, è presidente di un’azienda che si chiama Fashion Week Milano Moda, ma ben presto viene diffidata dalla Camera Moda perché non c’entra niente con la Fashion Week di Milano e “quel marchio non può essere usato da nessun altro”.
Anche lo staff del ministro Sangiuliano smentisce subito l’esistenza della nomina che la dottoressa Boccia si attribuisce in quel post sui social, ma intanto è scoppiata una vera e propria bomba mediatica. I partiti di opposizione chiedono un’interrogazione parlamentare, sia per valutare la validità delle scelte del Ministro della Cultura, sia per avere chiarimenti sul reale curriculum di Boccia.
Il caso si complica ripercuotendosi sul G7 Cultura Pompei
Il caso Boccia raggiunge l’acme quando il quotidiano La Stampa rivela che Boccia sarebbe stata messa in copia anche in alcune mail organizzative scambiate tra i dirigenti del Ministero e quelli del Parco Archeologico di Pompei riguardanti il G7 della Cultura, previsto per i giorni 19-21 settembre. Le mail trattano questioni sensibili, incentrate soprattutto sulla sicurezza dell’evento. Dagospia pubblica uno screenshot di una di quelle mail, che faceva riferimento a una serie di informazioni riservate.
In un’intervista, la Presidente Meloni assicura di avere parlato con Sangiuliano che le ha garantito “che questa persona non ha avuto accesso ad alcun documento riservato particolarmente sul G7″.
Intanto però Maria Rosaria Boccia pubblica, in un altro post Instagram, in cui tagga il profilo della presidente, due pagine di quello che sembra un documento ufficiale dell’evento, con l’intestazione “Riunione dei ministri della Cultura del G7 – Napoli, 19-21 settembre 2024. Culture: global public good, global responsibility“. Avendo però oscurato parti delle immagini, non si può dire con certezza se il documento sia davvero “riservato”.
Le conclusioni
Dopo la fuga di notizie, accompagnata da un grande imbarazzo istituzionale, l’evento negli Scavi Archeologici sembra ora destinato a saltare, e il focus si sta spostando verso un evento più concentrato a Napoli, dove si svolgeranno la maggior parte delle attività previste. Nuove riunioni sono in programma per riformulare un’agenda definitiva.
Per quanto riguarda Sangiuliano, proprio ieri ha rilasciato un’intervista esclusiva al Tg1, confermando che la sua persona “non è ricattabile” in quanto non sono mai stati spesi soldi pubblici del Ministero per Maria Rosaria Boccia. In seguito ha poi confermato un rapporto personale di “tipo affettivo” con quest’ultima, chiedendo pubblicamente scusa alla moglie, Federica Corsini, e alla Presidente Meloni per averla coinvolta.