Torna Open House Napoli, il festival che svela il patrimonio architettonico della città con visite gratuite
Torna Open House Napoli, il festival che svela il patrimonio architettonico della città con visite gratuite
Scritto da Alessandra Silvestri

Torna Open House Napoli, il festival che svela il patrimonio architettonico della città con visite gratuite

Dal 3 al 5 ottobre torna Open House Napoli, il Festival dell’Architettura che apre gratuitamente le porte della città, alla scoperta di spazi pubblici e privati di straordinario valore architettonico, urbanistico e storico, spesso non accessibili.

Torna il festival dell’architettura che svela con visite guidate gratuite il patrimonio architettonico di Napoli, raccontato da oltre 400 volontari. Più di 150 appuntamenti in città: tour, percorsi urbani, eventi, talk e il nuovo “Villaggio OHN Kids”. E l’evento nell’evento “Luigi Cosenza 120”, nel solco della lezione del grande maestro del Novecento napoletano.

Dal 3 al 5 ottobre torna Open House Napoli, il Festival dell’Architettura che apre gratuitamente le porte della città, alla scoperta di spazi pubblici e privati di straordinario valore architettonico, urbanistico e storico, spesso non accessibili. Visite e percorsi guidati tra edifici moderni e palazzi storici, studi professionali, case private, cantieri, ma anche talk, mostre ed eventi: sono più di 150 gli appuntamento in programma per un’immersione in una città caleidoscopica, plasmata dalla stratificazione tra classico, moderno e contemporaneo.

Giunto alla VII edizione, Open House Napoli è oggi uno degli eventi più attesi: oltre 400 volontari – architetti, docenti, studenti, artisti, progettisti e semplici appassionati – guideranno migliaia di cittadini in un viaggio dal centro alle periferie restituendo un racconto del passato, presente e futuro della città per rafforzare il senso di appartenenza, stimolare alla cura degli spazi urbani e incoraggiare i cittadini a diventare protagonisti nel dibattito sulla trasformazione urbana.

Il programma 2025

Il vasto programma accosta luoghi iconici e nuove scoperte, con più di 40 esperienze inedite

Luigi Cosenza 120

Prima novità dell’edizione 2025. Nella ricorrenza dei 120 anni della sua nascita, una sezione di programma dedicata a Luigi Cosenza (1905-1984), il progettista, urbanista, docente e uomo politico che, da Napoli e dal Sud, ha attraversato il Novecento con opere annoverate tra i più alti esempi della scuola di architettura italiana, che definiscono ancora oggi l’identità della città.

Concentrato soprattutto nella giornata di venerdì, il programma prevede:

– la presentazione di Luigi Cosenza e l’area flegrea (ed. Clean), volume a cura Giovanni Menna e Raffaele Di Vaio, che ripercorre il denso rapporto del progettista con quel territorio, cui ha destinato lavori celebrati come la Facoltà di Ingegneria e l’Olivetti di Pozzuoli;

– l’inaugurazione di Luigi Cosenza: una mostra didattica, curata da Francesca Capano, Mattia Cocozza, Andrea Maglio, Giovanni Menna e Francesco Viola che ne ripercorre il modus operandi progettuale;

– il talk Cosenza contemporaneo: un’eredità in dialogo per analizzare, tra le sue opere, quei lavori al centro di recenti processi di trasformazione e riqualificazione come il Mercato Ittico, l’Ex Centro di Formazione delle Maestranze, oggi sede di Formedil Napoli e l’Ex Circolo della Stampa, integrato Museo Darwin Dohrn.

Una riflessione viva rivolta al futuro per cogliere l’eredità e la grande lezione intellettuale e di impegno civile di Cosenza, da offrire quale esempio virtuoso alle nuove generazioni di progettisti. E anche ai visitatori, che potranno scoprire i suoi edifici: a quelli già citati, si aggiungono il capolavoro del razionalismo mediterraneo di Casa Oro a Posillipo e i progetti di edilizia popolare della Case a Viale Augusto e del Quartiere Sperimentale Torre Ranieri a via Manzoni, frutto delle decennali ricerche di Cosenza su nuove tecnologie di edilizia industrializzata e prefabbricata.

Le case private

Tra le novità, sono diverse le residenze che aprono le porte per la prima volta. Alla Casa a Villa Ascarelli, nel gioiello Liberty di via Palizzi di Adolfo Avena, il piano nobile viene reinterpretato in chiave contemporanea senza tradire le preesistenze storiche. La Casa Giardino al Calascione, affacciata sul mare da Monte di Dio, propone interni sinuosi costruiti attorno alla linea curva, simbolo di un’abitazione dinamica e immersa nel paesaggio. La Casa a Corso Vittorio Emanuele, in uno dei palazzi più rappresentativi di Errico Alvino, trasforma l’eleganza ottocentesca in spazi di sobria raffinatezza, mentre la Casa C_T in via Salvator Rosa, all’interno di un ex monastero seicentesco, racconta la vitalità di Napoli attraverso un interior design attualissimo e informale. Nella centralissima Casa DAC23 travi lignee, balconate ottocentesche e arredi su misura accostano con equilibrio memoria e modernità; mentre a Posillipo Casa NM18 gioca con marmi, legni e dettagli preziosi, unendo fluidità spaziale ed eleganza senza tempo guardando il mare.

La città mutante

In oltre 2500 anni di storia Napoli è stata attraversata da trasformazioni che hanno riscritto quartieri, aree e singole architetture. Di questo c’è traccia consistente tra le novità di OHN 2025, con itinerari capaci di raccontare il passato e il futuro della metropoli: come il percorso Il ventre di Napoli che rievoca il Risanamento tardo ottocentesco, con la cancellazione dello scandalo dei fondaci raccontati da Matilde Serao. Novecentesca invece, negli anni del Fascismo, è la sostituzione di parte del centro antico con il Rione Carità, il primo Centro Direzionale, come racconta uno dei percorsi in programma, che si appaia alle nuove visite al Palazzo dell’Avvocatura di Stato di Marcello Canino, che reinterpreta la monumentalità fascista in una chiava personale ed eterodossa; e la Casa del Mutilato di Camillo Guerra, testimonianza unica per l’eccezionale conservazione del repertorio decorativo e iconografico dell’epoca.

La rilettura dipende non solo dalla trasformazione degli spazi fisici, ma anche dagli usi e le destinazioni innovative degli edifici: è il caso di tre luoghi simbolo della filosofia dei Beni comuni – l’Ex Opg Je So’ Pazzo – Casa del Popolo, lo Scugnizzo Liberato e il Giardino Liberato di Materdei – che mostrano come le comunità abbiano restituito identità e centralità nella vita della città a edifici abbandonati, trasformandoli in spazi dalla forte impronta sociale.

Lo sguardo al futuro si riflette nel cantiere di Italian Green Factory, progetto di rigenerazione nell’area dismessa dell’ex Whirlpool in via Argine: oltre 53.000 mq che diventeranno un polo tecnologico avanzato, motore di innovazione industriale e nodo strategico per un futuro sostenibile, in cui architettura e produzione si fondono in un organismo efficiente e aperto alla città.

Situato in un’area strategica oggetto di un prossimo processo di rigenerazione urbana, è anche il progetto di /hubsuperstudio – polo per le arti performative, che trasformerà 1200 mq dell’ex Fabbrica Pirelli in via Galileo Ferraris in uno spazio polifunzionale, multidisciplinare e flessibile, unendo elevati standard qualitativi e tecnici con attrezzature di ultima generazione. Un luogo inedito per Napoli, dedicato ad artisti, professionisti e appassionati e destinato a diventare un riferimento per la vita culturale cittadina.

Gli spazi della storia

Napoli custodisce un patrimonio sterminato di chiese e palazzi nobiliari che celano straordinari tesori artistici e architettonici. Accanto ai tantissimi esempi già in programma da anni, l’edizione 2025 porta nuove eccellenze. In primo piano Palazzo Corigliano, sede più prestigiosa dell’Università L’Orientale, con il celebre Cabinet del Duca, raffinato studiolo rococò ornato da specchi, intagli e dorature.

Tra le novità del patrimonio religioso spicca l’Arciconfraternita dei bianchi dello Spirito Santo, tra le più antiche istituzioni confraternali della città, che custodisce una straordinaria Terra Santa ipogea impreziosita da un pavimento maiolicato.
Di eccezionale rilievo anche la Fondazione Real Monte Manso di Scala, istituita nel 1608 a sostegno dei giovani nobili decaduti, che custodisce un notevole patrimonio d’arte nella sua peculiare chiesa settecentesca collocata al terzo livello – esempio unico di spazio ecclesiale a un piano alto – in sovrapposizione diretta alla Cappella Sansevero.

Il Villaggio Ohn Kids, per un festival dedicato ai più piccoli

Altra novità dell’anno è il Villaggio OHN Kids, uno spazio creativo interamente dedicato a bambini e bambine che qui potranno avvicinarsi al mondo dell’architettura attraverso laboratori pratici, incontri di lettura, attività interattive e percorsi di sperimentazione. Il programma, concentrato in gran parte presso Spazio Obù – Fondazione Terzo Luogo a Sant’Anna a Capuana, vedrà protagoniste 12 organizzazioni tra le più dinamiche sul territorio, impegnate a tradurre il linguaggio dello spazio e il valore del costruire insieme in esperienze di gioco formative. Un’iniziativa che apre una nuova dimensione del Festival, rivolgendosi anche ai cittadini del futuro.

Le conferme

Nel programma non mancano gli “evergreen”, i luoghi più amati dai visitatori. Tra i grandi giacimenti del sapere: quelli negli spazi storici, come la BUN – Biblioteca Universitaria di Napoli a Mezzocannone e la Sede Centrale dell’Archivio di Stato; e altri in architetture del tardo Novecento, come la Palazzina Uffici Cnr Stems di Massimo Pica Ciamarra, progettata negli anni Ottanta con un’attenzione precoce alla sostenibilità.

Imperdibili l’elegante Sede Acen a Palazzo Ruffo della Scaletta, con lo spettacolare scalone ottagonale decorato da stucchi in altorilievo, o l’NH Napoli Panorama nel grattacielo firmato da Stefania Filo Speziale, prima architetta di Napoli oggi al centro di una notevole riscoperta critica.

Da consigliare anche le due sedi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale: la Sezione San Luigi, affacciata sul mare di Posillipo e recentemente restaurata, e la Sezione San Tommaso d’Aquino di Alberto Izzo (anni Sessanta), con la sua riconoscibile guglia triangolare che scolpisce il profilo della collina di Capodimonte. Moderno e imponente anche il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a Poggioreale, costruito negli anni ’80 post-terremoto, tra i più rilevanti esempi italiani di impiego dell’acciaio per strutture antisismiche.

Un capitolo sempre fondamentale, in collaborazione con le aziende del trasporto ANM e EAV, riguarda il ricco patrimonio della mobilità. Tra le varie proposte di ANM, piena conferma per l’apprezzatissimo tour nelle tre nuove stazioni dell’arte di Chiaia – Monte Di Dio, San Pasquale e Arco Mirelli e all’ascensore di Monte Echia. EAV, in aggiunta alla stazione di Monte Sant’Angelo recentemente inaugurata, condurrà tra le infrastrutture in costruzione in periferia e nella città metropolitana, con i cantieri delle stazioni Di Vittorio – Capodichino, Miano – Regina Margherita, Baia e Pozzuoli.

Torna anche la riflessione sulla “city” napoletana con il percorso Il Centro Direzionale, arricchito da una prima assoluta: la possibilità di ammirare la città da una prospettiva aerea unica, dalla sommità della Torre Avalon presso gli uffici del Gruppo Guerri, azienda di riferimento nel settore dell’Efficientamento energetico e delle Comunità energetiche rinnovabili e main partner di Open House Napoli 2025. Un legame profondo unisce l’azienda al Centro Direzionale, che da sempre ne ospita la sede principale, al punto da farsi promotrice di un’azione di riqualifica del verde nel quartiere, proponendosi per “adottare” le aiuole del viale centrale e restituire dignità ad un’area della città troppo a lungo trascurata.

Ma non dimentichiamo le visite fuori città, in particolare con l’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Luigi Vanvitelli e al Complesso Monumentale del Belvedere di S. Leucio in provincia di Caserta.

Con Capability Festival, per una città inclusiva

Si rinnova la partnership con Capability Festival, la rassegna a cura dell’Assessorato comunale alle Politiche Sociali per una comunicazione positiva della disabilità. Una collaborazione all’insegna della città inclusiva e accessibile, che si concretizzerà in alcune visite guidate con il supporto di interpreti in Lingua dei Segni Italiana (LIS) in specifici luoghi del programma di Open House Napoli e, nei giorni di Capability, in una serie di tour curati da OHN per persone con disabilità ma aperte a tutto il pubblico, per sperimentare in prima persona una città senza barriere.

La campagna 2025

La settima edizione di Open House Napoli è disegnata da LucaFont: illustratore, tatuatore e street artist attivo tra Milano e New York, ha immaginato Napoli come un mosaico urbano che restituisce la complessa articolazione della città, tra pieni e vuoti, luce e ombra, elementi secolari, geometrie moderne e scale che uniscono quartieri e storie. Attraverso l’uso di forme e colori simbolici, LucaFont richiama in un corpo unico l’anima stratificata e il carattere della città, che si riflettono nella sua energia vitale, nell’armonia dei contrasti, in un racconto grafico che è puro ritmo urbano.

 

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