Napoli Est, Taverna del Ferro: la riqualificazione del “Bronx” di San Giovanni a Teduccio
Nuovi piani di riqualificazione per San Giovanni a Teduccio: abbattimento del Bronx e costruzione di nuove abitazioni green.
Napoli, sprint alle demolizioni e alla riqualificazione dell’area del cosiddetto “Bronx” di San Giovanni a Teduccio. In cosa consiste il progetto.
Napoli e il Bronx San Giovanni: al via la riqualificazione tra demolizioni e abitazioni green
A San Giovanni a Teduccio, la riqualificazione del complesso popolare Taverna del Ferro entra nel vivo. Il progetto del Comune di Napoli, che prevede la demolizione del cosiddetto “Bronx” e la costruzione di nuove abitazioni green, rappresenta un importante passo verso la rigenerazione urbana della zona.
Napoli frontiera della fisica moderna grazie all’esperimento NA62L’intervento, che beneficia di 106 milioni di euro tra fondi del PNRR e altre risorse, ha già visto l’abbattimento di garage, passerelle e campetti sportivi, segnando l’inizio della fase “demolizioni 1.1”. Questa fase mira a liberare l’area dai manufatti e a riportare il livello della carreggiata a quello di viale Due Giugno.
La riqualificazione include anche la rimozione di 35 alberi, tra cui pini domestici, catalpe e magnolie, che saranno sostituiti con 246 nuove piante, integrando il progetto con soluzioni ecologiche e sostenibili. Le nuove costruzioni ospiteranno 360 famiglie, offrendo abitazioni sicure, moderne e rispettose dell’ambiente, oltre a spazi per la socialità, lo sport e il commercio.
Secondo il progetto di riqualifica del Comune di Napoli, il piano terra degli edifici ospiterà uno spazio comune per assemblee, studio, lavoro condiviso. Si promuoveranno servizi e attività commerciali, come piccole attività produttive artigianali o imprese sociali. Attraverso la creazione di spazi aperti pubblici – piazze, aree gioco, cortili pavimentati e parcheggi alberati – il progetto mira ad un miglioramento della vivibilità del quartiere. Un elemento significativo sarà la realizzazione di un parco pubblico e di terrazzamenti che ospiteranno orti sociali e giardini comuni.
Il piano prevede una trasformazione radicale rispetto al degrado che ha caratterizzato il complesso negli ultimi decenni, costruito negli anni Ottanta per far fronte all’emergenza abitativa post-terremoto.
Con un focus su risparmio energetico e spazi verdi, il progetto segna una svolta per l’area e per i suoi residenti, finalmente al centro di un’opera di rigenerazione a lungo attesa.