Napoli Est, Taverna del Ferro: la riqualificazione del “Bronx” di San Giovanni a Teduccio
Nuovi piani di riqualificazione per San Giovanni a Teduccio: abbattimento del Bronx e costruzione di nuove abitazioni green.

Napoli, sprint alle demolizioni e alla riqualificazione dell’area del cosiddetto “Bronx” di San Giovanni a Teduccio. In cosa consiste il progetto.
Napoli e il Bronx San Giovanni: al via la riqualificazione tra demolizioni e abitazioni green
A San Giovanni a Teduccio, la riqualificazione del complesso popolare Taverna del Ferro entra nel vivo. Il progetto del Comune di Napoli, che prevede la demolizione del cosiddetto “Bronx” e la costruzione di nuove abitazioni green, rappresenta un importante passo verso la rigenerazione urbana della zona.
L’intervento, che beneficia di 106 milioni di euro tra fondi del PNRR e altre risorse, ha già visto l’abbattimento di garage, passerelle e campetti sportivi, segnando l’inizio della fase “demolizioni 1.1”. Questa fase mira a liberare l’area dai manufatti e a riportare il livello della carreggiata a quello di viale Due Giugno.
La riqualificazione include anche la rimozione di 35 alberi, tra cui pini domestici, catalpe e magnolie, che saranno sostituiti con 246 nuove piante, integrando il progetto con soluzioni ecologiche e sostenibili. Le nuove costruzioni ospiteranno 360 famiglie, offrendo abitazioni sicure, moderne e rispettose dell’ambiente, oltre a spazi per la socialità, lo sport e il commercio.
Secondo il progetto di riqualifica del Comune di Napoli, il piano terra degli edifici ospiterà uno spazio comune per assemblee, studio, lavoro condiviso. Si promuoveranno servizi e attività commerciali, come piccole attività produttive artigianali o imprese sociali. Attraverso la creazione di spazi aperti pubblici – piazze, aree gioco, cortili pavimentati e parcheggi alberati – il progetto mira ad un miglioramento della vivibilità del quartiere. Un elemento significativo sarà la realizzazione di un parco pubblico e di terrazzamenti che ospiteranno orti sociali e giardini comuni.
Il piano prevede una trasformazione radicale rispetto al degrado che ha caratterizzato il complesso negli ultimi decenni, costruito negli anni Ottanta per far fronte all’emergenza abitativa post-terremoto.
Con un focus su risparmio energetico e spazi verdi, il progetto segna una svolta per l’area e per i suoi residenti, finalmente al centro di un’opera di rigenerazione a lungo attesa.

