Era il 2022, precisamente lunedì 17 ottobre, quando venne inaugurato il nuovo Polo della Federico II in Viale della Resistenza, a Scampia. Il Complesso Universitario federiciano Scampia ospita oggi i corsi di Laurea Triennale e Magistrale delle Professioni Sanitarie. Il progetto mostra ancora una volta la volontà di far fronte alle necessità urgenti della riqualificazione urbana, sociale e culturale del quartiere di Scampia come anche altri della città di Napoli.
Napoli, pioggia di concerti allo stadio Maradona: nuovo piano traffico e lavori, tutti i divieti e le misureLa gigantesca testa di Federico II, realizzata dall’artista Lello Esposito, è stata collocata all’ingresso del Polo a novembre 2023 proprio in occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Ateneo fridericiano, che si festeggia quest’anno. “Otto secoli di storia e più di 30 generazioni formate alla Federico II. I nostri 800 anni sono densi di studio, di ricerche, di avanzamento. Abbiamo un’eredità che non è statica ma si rinnova ogni volta” dichiarano i portavoce della storica università partenopea.
L’opera in questione è parte del ciclo dedicato a Le Grandi Teste di Napoli, un progetto che raccoglie e tutela il patrimonio culturale per le generazioni future e si sviluppa concretamente grazie al simbolo della testa, per eccellenza il genere iconografico della scultura. Nel corpus di opere di Lello Esposito la testa è una tipologia sempre presente e fortemente caratterizzante la sua produzione artistica.
Ma che cosa significano per l’artista le Grandi Teste? La grandezza non va intesa in riferimento esclusivamente alle dimensioni – dei dipinti e delle opere plastiche – ma va ricondotta anche e soprattutto allo spessore e al valore dei personaggi rappresentati.
E dunque non poteva mancare, nella circostanza dell’ottavo centenario, la Grande Testa di Federico II, progettata e realizzata per l’occasione, un’opera liberamente ispirata alle miniature medievali e soprattutto alla testa scultorea dell’imperatore svevo ‘in maestà’ attualmente conservata al Museo Provinciale Campano di Capua.
La scultura di Esposito è una riproposta moderna degli acroliti, le teste realizzate in pietra o marmo posizionate sopra una struttura in legno coperta da panneggi, che nel mondo greco e romano erano destinate alla personificazione delle divinità.
La testa frontale di Federico, dagli occhi bucati ma fortemente penetrativi, può essere affiancata a quella di San Gennaro che Lello conserva ed espone nel suo atelier nelle Scuderie del Palazzo Sansevero. Dal punto di vista della tecnica, lo scultore ha seguito l’intero processo tradizionale, dalla progettazione dei disegni, alla modellazione del prototipo a grandezza naturale in terracruda, dalla formatura del gesso, fino alla fusione avvenuta in fonderia.