Il turista che si affacci su Napoli ha l’opportunità di arricchire il proprio spirito con tutti gli incanti che ben sappiamo questa città sa offrire, ed un soggiorno breve permette a malapena il tempo di conoscere alcuni degli imperdibili punti di interesse prettamente partenopei.
Se invece il soggiorno dovesse farsi più lungo, sarebbe imperdonabile e quasi delittuoso non prendersi anche qualche giorno per avventurarsi alla scoperta di una perla non solo della Campania, ma dell’intera Italia quale la Penisola Sorrentina, che deve il nome al suo centro abitato più famoso ma che concentra, su una superficie inferiore ai 200 km quadrati, una quantità impressionante di bellezze sia naturali che storiche, il che ha reso la zona conosciuta in tutto il mondo ed ha fatto sì che praticamente ogni centro vivesse di una consolidata vocazione turistica.
La particolare intraprendenza della popolazione locale ha fatto in modo da “convertire” in fonti di reddito derivanti dal turismo anche l’altra principale ricchezza della zona, quella legata all’agricoltura, alla pastorizia ed all’allevamento, ed il tutto senza stravolgere o snaturare il territorio.
Non c’è nulla di più corroborante di qualche giorno di vacanza trascorso in un agriturismo a Sorrento: buona tavola, eccellenti vini, contatto con la natura… e la possibilità di avventurarsi in trekking ed escursioni anche estreme, tra i costoni rocciosi dei Monti Lattari e lungo gli oltre 100 km di sentieristica incontaminata ad oggi censiti!
Simili passeggiate nella natura permettono anche di verificare con i propri occhi il rispetto delle risorse naturali cui accennavamo: un territorio tendenzialmente aspro ed accidentato è stato convertito, grazie alle coltivazioni a terrazza, in una zona estremamente fertile.
Il tutto grazie all’origine vulcanica del terreno ed al favorevole clima, quello che “sostenta” la sempreverde e rigogliosa macchia mediterranea.
L’Uomo, in Penisola Sorrentina, ha saputo rispettare il territorio prendendo da esso il sostentamento ma senza per questo stravolgerlo o impoverirlo!
L’elevata densità di strutture agrituristiche in Penisola stupisce soprattutto se messa in relazione con l’esiguità del territorio: è però da segnalare come molte tra queste si siano avventurate anche sulla strada della fattoria didattica, un’attività che all’accoglienza ed alla funzione produttiva aggiunge l’apertura degli spazi al pubblico in genere ma soprattutto a gruppi di scolaresche per favorire la comunicazione tra il cittadino e l’agricoltore ed educare i più piccoli a conoscere le tradizioni tramite l’esperienza diretta.
I bambini vengono coinvolti direttamente nei processi produttivi, imparando così il valore dei sapori genuini ed il rispetto per la natura.
La semplice genuinità del mondo rurale diventa così protagonista, ed è sorprendente la capacità di “integrazione” di simili valori con quelli più modaioli e fashion anch’essi caratteristici di ampie zone della Penisola!