Tra le chiese monumentali di Napoli una delle più conosciute è la chiesa di San Giovanni a Carbonara che fu costruita nel 1339.
La chiesa si trova nel centro storico della città nella via omonima, ed è importante per le sue decorazioni in stile rinascimentale e la sua struttra molto particolare.
La chiesa fu voluta inizialmente da Gualtiero Galeota e nasce su un convento di agostiniani.
Negli anni vi sono stati moltissimi ampliamenti, da piccola struttura iniziarono ad ingrandirla con il convento, chiostri, cappelle e monumenti. Ora l’intero complesso è infatti molto grande e comprende tutte le varie strutture che la circondano, come la Cappella Caracciolo di Vico che è tra le più importanti del meridione sotto il profilo architettonico.
Durante i bombardamenti del ‘43 la chiesa subì gravi danni e quindi le furono apportate altre ricostruzioni.
Dal punto di vista architettonico la chiesa è molto complessa e interessante, gli stili che la caratterizzano sono quello gotico e rinascimentale e sia l’esterno che l’interno sono fondamentali dal punto di vista storico, culturale e soprattutto artistico.
Le opere che decorano la chiesa all’interno delle varie strutture annesse sono tante come il quadro “Crocifissione” del Vasari o le statue di Lidislao e della sorella Giovanna II che ornano il monumento funebre del re Lidislao.
Nell’abside che si trova oltrepassando questo primo monumento funebre se ne trova un altro dedicato all’amante di Giovanna II, Ser Gianni Caracciolo. Qui si nota subito la pavimentazione che è un maiolicato in stile toscano.
Di statue, dipinti, affreschi e decorazioni questa chiesa monumentale ne è piena, tanto che è stato stanziato un finanziamento da parte della Provincia di Napoli affinchè queste opere vengano salvaguardate dalla corrosione del tempo e atmosferica.
E’ infatti noto l’episodio del 2011 quando le infiltrazioni piovane stavano per danneggiare l’interno della chiesa, minacciando soprattutto l’opera del Vasari.
Come sempre Napoli offre delle attrazioni eccezionali, dalla storia e dalle opere che pochi possono vantare.
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una scheda sintetica ma completa