Tropico, l’artista partenopeo che racconta la magia di Napoli
Napoli è ovunque nelle canzoni di Tropico, alias Davide Petrella: "Mi ha sempre lasciato libero, forse perché mi ama troppo". In uscita il nuovo disco.
Il tropico è per definizione quel parallelo in cui il Sole culmina nel giorno del solstizio, quando incomincia una nuova stagione; e questa nuova stagione di Tropico, che ha lanciato il primo singolo del nuovo disco appena il 21 luglio scorso, non poteva non coincidere con l’estate, che a Napoli ha un odore ben preciso di acqua chiara e vertiginosa “appucundria”.
A fine settembre uscirà il nuovo disco e partiranno poi i concerti nelle principali città italiane, che si concluderanno, poco prima di Natale, proprio lì dove la magia inizia ogni volta.
Napoli, tutela centro storico UNESCO: a San Gregorio Armeno bloccata l'apertura di una nuova attività foodProprio qui, perché l’amore spacca Napoli esattamente nel centro.
Napoli che ti tira in mezzo, Napoli che ti lascia libero
“Napoli è la città più pericolosa del mondo per chi fa arte, perché è la più affascinante, in qualche modo riesce sempre a tirarti in mezzo. Con me Napoli è stata brava invece, mi ha sempre lasciato libero di fare le mie scelte, di sperimentare, non mi ha mai imposto il dialetto, non mi ha mai imposto un suono, non mi ha mai imposto nulla, mi ha sempre lasciato libero. Ma all’inizio non lo capivo. Se una città come Napoli ti lascia libero, o non ti ama o ti ama troppo. Mi è sempre piaciuto credere che fosse per il secondo motivo”.
Il progetto Tropico è un percorso che il cantautore e paroliere napoletano Davide Petrella (classe 1985) ha sempre tenuto strettamente riservato rispetto a quello autoriale. Proprio nel corso dello scorso Festival di Sanremo, Davide è stato il vincitore nascosto della kermesse: i brani che si sono classificati al primo e al secondo posto portavano entrambi la sua firma.
Adesso, però, ha sciolto ogni briglia. Infatti, mentre continua a firmare successi che in radio passano continuamente, scrivendo i più bei testi di Cremonini, Elisa, Marco Mengoni, Marracash e una marea di altri interpreti della scena pop italiana, Petrella – alias Tropico – ha appena terminato il suo secondo album da solista, in nome del suo progetto artistico più autentico.
È con il singolo “Non esiste amore a Napoli” che Tropico ha trovato il mare. Riproposto nel 2021 in collaborazione con Calcutta, questa canzone ha aperto a un viaggio musicale originale, attraverso una Napoli dal cuore pazzo, che rende i più sensibili così irrequieti.
In “Non esiste amore a Napoli” l’amore sembra un sogno tanto che è lontano, inconsistente come la bellezza, eppure il segno di una sigaretta spenta sulla mano resta addosso, come “il tempo in cui si è stati”. E allora si cerca un rifugio e ci si lascia andare a ricordi che sono solo pensieri.
Una musica che “non se ne fotte più”
Anche in “Chiamami quando la magia finisce” (uscito lo scorso 21 aprile) si canta di persone, legate quanto slegate, reali quanto immaginate. Anche qui il sogno è Napoli, che non permette mai a un amore di finire, ma nemmeno di farsi afferrare. È un sentimento che si fa rincorrere tra i vicoli e ogni tanto – che sollievo – si fa vedere.
Tropico è in strada che trova la musica, e la magia di cui scrive in questo singolo è forse proprio quella della nostalgia. C’è, infatti, qualcosa di magico nella nostalgia, di fondamentale, qualcosa che permette di distinguere la fantasia dalla realtà. Perché la nostalgia un po’ fa male e, se un po’ fa male, significa che tutta questa musica non è solo un sogno.
Il cantautore napoletano ha definito “Chiamami quando la magia finisce” un ponte tra il disco precedente e quello che uscirà per intero il 29 settembre, che freme per essere ascoltato, per girare per le città, senza bisogno di dire niente che non sia vero.
Così continua nel nuovo disco la stessa nostalgia, e la tenerezza violenta di quel singolo-ponte arriva, sfacciata, in “Che mme lassat’ a fa”, la prima canzone di un album di cui si è svelato appena il titolo, ma che suona già una musica che dà di testa, che va per la sua strada, che non se ne frega di tutto il resto. “Che non se ne fotte più”.
La voce è la stessa, vulnerabile quanto sfrontata, ma in questo singolo non riesce più a trattenere le proprie radici. Il tema dell’amore sfuggente come una promessa mai espressa (e, perciò, brutalmente personale) emerge da una Napoli che, in questo singolo più che mai, si sente, si immagina, e chi la conosce la vede. È una musica che chiede – infine – di essere presa in blocco, perché la storia che vuole raccontare si ritrova dietro l’angolo, è inconcludente; perché le canzoni sono tutte legate, sono legami.
E se la musica Tropico la ricerca per strada è in strada che vuole farla ritornare, risuonare, rimbombare. Sui social consiglia di tenere d’occhio i biglietti perché desidera che la release del nuovo disco, i concerti, tutto sia un delirio. Perché la musica, come sostiene il cantautore, fa impazzire; e forse il segreto per farla restare è impazzire tutti insieme.
“Fantasie”: sotto una luna piena di fine settembre
Così, mentre il disco si chiude tra sfinimento e meraviglia, esce fuori (alla mezzanotte di una manciata di giorni fa) “Fantasie”, il primo ad arrivare alla gente tra i singoli di un disco che si sta facendo scoprire piano, ora anche nelle sue collaborazioni (tra cui Franco126 e Madame).
Il videoclip di “Fantasie”, nato, cantato e suonato con Cesare Cremonini (e prodotto ancora insieme a Rosario D-Ross Castagnola e Sarah Tartuffo), ha anticipato di poco la pubblicazione della tracklist ufficiale di questo nuovo album. Sembra allora che non manchi nulla e che la barca possa salpare, per portare al largo una musica che ha tutta la voglia di far festa, sotto una luna piena di fine mese e di fine estate.
Così la stagione di Tropico entra nel vivo e parte col colpo di coda dell’estate, parte adesso, è già partita. Lo farà anche il club tour, che inizierà da Bari, passerà per Roma, Bologna e Milano, per tornare lì dove la magia inizia ogni volta:
- 09/12/23 – BARI @ Demodé
- 14/12/23 – ROMA @ Largo Venue
- 16/12/23 – BOLOGNA @ Estragon
- 17/12/23 – MILANO @ Fabrique
- 23/12/23 – NAPOLI @ Palapartenope