Terremoto Napoli, con la scossa non c’entrano i Campi Flegrei: epicentro nel vesuviano

Napoli, una forte scossa di terremoto nella serata di lunedì 11 marzo ha fatto tremare la popolazione: questa volta non c'entra il bradisismo dei Campi Flegrei.

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Articolo di , 12 Mar 2024
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Ore 19:08 di lunedì 11 marzo, una scossa di terremoto – della durata di 20 secondi circa – ha fatto tremare mezza Napoli. Questa volta, tuttavia, il fenomeno non può essere collegato al bradisismo che caratterizza i Campi Flegrei, ma è emerso dalla direzione opposta della città.

Sebbene le prime impressioni suggerissero che l’epicentro fosse situato nel cuore del Vesuvio, le misurazioni successive lo hanno invece individuato nelle vicinanze, per la precisione nel territorio di Pollena Trocchia. La durata significativa del sisma, che è stato intenso per 20 secondi circa per poi attenuarsi gradualmente nel corso di altri 40 secondi, ha spaventato non poco la popolazione partenopea.

Terremoto Napoli, epicentro nel vesuviano

La scossa, di magnitudo 3.0, è avvenuta a 3 km di profondità ed è stata distintamente avvertita in mezza Napoli, dai paesi vesuviani al centro storico. Nessun danno a persone o cose segnalato, solo tanta paura tra la gente e preoccupazione per la sopracitata correlazione con il Vesuvio. Anche perché, dall’inizio del mese di marzo, i dati raccolti dall’Osservatorio Vesuviano hanno evidenziato numerose lievi scosse, anche se tutte di magnitudo inferiore rispetto a quella avvenuta ieri sera e comunque a non superiori a magnitudo 1,5.

In un’intervista rilasciata a Il Mattino, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha rassicurato la popolazione: “L’evento rientra nella dinamica tra il Vesuvio e la faglia regionale che più o meno passa all’altezza del Sebeto. Una faglia di andamento appenninico che passa nella valle del Sebeto. In passato in questa zona ci sono stati degli eventi tellurici, magari più piccoli di magnitudo, anche se ripeto sono molto rari. Nelle ultime settimane non c’è stata nessuna variazione nei dati che acquisiamo quotidianamente nella zona del Vesuvio. Nei prossimi giorni effettueremo dei controlli ancora più approfonditi per quanto concerne la dinamica in sé del terremoto verificatosi“.

Intanto, la prossima settimana si commemorerà l’ottantesimo anniversario dell’ultima eruzione del Vesuvio, con eventi programmati per celebrare l’occasione.

 

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