SWFF 2024, l’attrice Giovanna Sannino: “Diamo spazio a tutti i giovani”
Giovanna Sannino, ospite durante la quattordicesima edizione del Social World Film Festival, ha raccontato il suo rapporto con le sue radici ed ha compiuto un bilancio sull'evoluzione caratteriale del suo personaggio, Carmela, nelle prime quattro stagioni di "Mare Fuori".
Ospite, durante la quattordicesima edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale di Vico Equense, l’attrice partenopea Giovanna Sannino.
Dal rapporto con la città di Napoli, alle sue icone fino ad un bilancio dell’esperienza sul set di Mare Fuori, la Sannino si è raccontata rivelando tutte le sue impressioni.
Salone Margherita: il teatro di sogni e “sciantose”, simbolo della Belle Époque napoletanaIl rapporto dell’attrice con la città metropolitana di Napoli
“Sono molto legata a Napoli, non me ne sono mai andata – Ha spiegato la Sannino, motivando l’orgoglio per la città che le ha dato i natali – Più volte mi è stato detto di dover andare a Roma per inseguire le mie ambizioni attoriali. Io ho iniziato a lavorare da molto piccola, credo di riuscire a pensare con la mia testa, quindi non mi faccio influenzare da chi mi dice io, voglio inseguire i miei sogni a Napoli. Poi, se il mio lavoro chiederà lo spostamento lavorativo, lo farò con intraprendenza. Amo Napoli però, sto costruendo la mia persona in questa città di origine, vi sono le mie radici. Voglio fare di tutto perché il mio territorio possa brillare il più possibile”. Napoli è una fucina e portagioie di arte, cultura, portenti e giovane promesse dello spettacolo. Proprio per tale motivazione, la Sannino ha reputato importante sottolineare l’esigenza di dare voce e offrire opportunità ai giovani e poderosi sognatori: “Bisogna dare spazio a tutti i giovani, perché c’è da dire che purtroppo vi sono delle nicchie che non vengono considerate nel giusto modo. Mi auguro che i giovani possano tornare a sognare e che si ritorni ai tempi in cui quello di fare l’attore era un mestiere a tutti gli effetti. Ad oggi vi è sempre paura di non arrivare a fine mese. Bisogna tendere la mano”.
E poi ha proseguito il suo discorso sulla città metropolitana di Napoli ricordando le icone della recitazione partenopea, rivelando i personaggi a cui più si ispira ed i suoi film prediletti della tradizione: “Amo molto Sophia Loren, è una grande ispirazione. Sono molto legata al teatro eduardiano e alle donne del teatro eduardiano che vi sono ma non sono di ruolo preponderante, eccetto Filumena Marturano in Napoli Milionaria, la quale è l’opera a cui sono più affezionata in tutti i suoi riadattamenti, in quanto credo che parli non solo della guerra in sé ma della guerra interiore che ognuno porti dentro di sé. Sono innamorata, inoltre, di Luisa Ranieri, si trascina una scia di bellezza dietro di sé. Credo che sia la Loren dei giorni nostri”.
Come si è evoluto il personaggio di Carmela in Mare Fuori
Ha poi tirato una somma sull’evoluzione del suo personaggio Carmela, nella prime quattro stagioni della serie televisiva Mare Fuori, amatissima dalla generazione Z: “Lungo il corso delle stagioni il mio personaggio è cresciuto e maturato. Mi sono approcciata a Carmela da molto piccola, anche io sono cresciuta. Poi la nascita del figlio di Edoardo e Carmela ha comportato inevitabilmente dei cambiamenti e delle responsabilità da assumere – ed ha concluso – È sicuramente un personaggio triste ma combattente che non si perde mai d’animo”. Una mutazione di personaggio molto complessa, come lo è per ogni nome presente all’interno delle sceneggiature. Si tratta di una serie televisiva molto fortunata, la quale ha fidelizzato il pubblico, sempre in trepidante di nuove stagioni e puntate tramite il quale scoprire l’evoluzione di questi personaggi seriali immersi in una realtà difficile e criminale, perpetuamente posti ad un bivio e costretti ad una scelta: proseguire aderendo alle regole del codice criminale o ribellarsi, scegliendo una vita migliore e più pulita, allontanandosi dalle proprie radici.