Napoli e il traffico, il traffico e Napoli, sembrano due cose di cui tutti sono a conoscenza e di cui tutti hanno avuto esperienza.
Il problema fondamentale di questa grande e viva città non sono gli automobilisti indisciplinati come si potrebbe pensare.
Se ci fate caso quando trovate un gran traffico, se con fortuna riuscite ad andare avanti fino alla causa dell’ingorgo troverete un omino con una paletta che fa gesti strani, il vigile. E quasi sempre lui la causa di questi incredibili rallentamenti, è un mistero il perché dove c’è un vigile c’è traffico visto che dovrebbe essere l’opposto ma è così.
A Napoli, diversamente da come si pensa, gli automobilisti si sanno ben autogestire, la prova c’è stata nel 2006 quando a causa di uno sciopero tutti i semafori della città iniziarono a lampeggiare giallo.
In quei giorni non un ingorgo, non un blocco, tutto filava liscio per le strade di Napoli secondo gli automobilisti.
Dunque checché se ne dica i napoletani anche se chiacchierano con due macchine affiancate, anche se passano con il rosso, anche se si fermano con il verde, non è per daltonismo o irresponsabilità, è perché probabilmente a gesti si sono già messi d’accordo con gli altri automobilisti, magari si sono fermati e con una mano sventolante gli hanno fatto capire che poteva passare l’altro o con l’alzata di quattro dita hanno ringraziato chi li ha fatti passare.
Come si dice, chi impara a guidare a Napoli sa guidare ovunque e credo che andrebbe molto meglio se invece di usare i classici segnali stradali usassimo simboli che rappresentano i gesti con i quali i napoletani comunicano giornalmente.
I napoletani sono un grande popolo e dal sangue rivoluzionario ed è quindi difficile seguire chi vuol dirigerli, sia esso il semaforo o i segnali e preferiscono di gran lunga autoregolamentarsi.
Così la prossima volta che vedrete del traffico o un forte rallentamento aspettate di arrivare al centro di questo e vedrete sicuramente l’omino con le sue palettine ed esclamerete “ahhhhhhh”.