La protesta dei tassisti
Dalle 8 di ieri mattina i tassisti napoletani si sono fermati trasformano lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi, in una assemblea «spontanea e permanente» decisa in attesa degli esiti della riunione che si svolgerà oggi a Roma, al ministero dei Trasporti.
Si protesta contro il maxi emendamento del decreto Mille Proroghe che dovrebbe essere approvato a Palazzo Madama e che, secondo i tassisti, spianerebbe la strada alle multinazionali come Uber.
“Cercheremo di ridurre al minimo i disagi e far rientrare la protesta anche se quando si ferma la massa diventa complicato” spiega Pasquale Ottaviano della Sitan Atn, sindacato tassisti napoletani che conta circa 800 iscritti.”L’emendamento – prosegue il sindacalista – rischia di trasformare le auto a noleggio in taxi di piazza”.
Lo stop partenopeo riguarda in particolare i principali snodi. Nell’aeroporto di Capodichino vengono diffusi annunci per segnalare i disservizi e si forniscono informazioni su come spostarsi. I tassisti, che hanno deciso l’agitazione con un tam tam mattutino, tengono a precisare che garantiranno le corse per invalidi, anziani non autosufficienti e medici che debbano raggiungere ospedali e luoghi di cura.
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