Venerdì 19 luglio si è tenuta una giornata di grande fervore in quel di viale Mazzini, presso gli studi Rai Napoli, in quanto sono stati presentati i palinsesti 2024/25.

Sono state lanciate delle programmazioni ricche e variegate; l’offerta è molto vasta e coniuga la tradizione con l’innovazione, avvicinandosi ad un’idea di Rai 3.0, ,a quale è affacciata sempre di più al mondo del digitale ad ai nuovi mashup delle narrazioni crossmediali e transmediali. I programmi e gli show spaziano dal daytime al prime time, dal cinema allo sport, dalla documentaristica al varietà fino all’approfondimento, pensando anche ai telespettatori più piccoli attraverso tutte le nuove introduzioni di Rai Kids.

Tra i grandi volti amati e protagonisti di questi palinsesti, campeggia sicuramente quello della conduttrice, attrice e cantante partenopea Serena Autieri, la quale sarà al timone delle 46° edizione del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo ed Il canto della terra. L’Autieri si è lasciata andare a delle dichiarazioni riguardanti le sue impressioni ed il suo entusiasmo per quanto concerne i suoi futuri impegni in Rai, ricordando poi l’importanza dello sviluppo di capacità poliedriche nel mondo dello spettacolo ed uno dei suoi miti, Diego Armando Maradona.

L’intervista

Un commento, innanzitutto, a caldo su tutte le novità proposte nell’offerta dei Palinsesti 2024/25
“Questi palinsesti simboleggiano la voglia di fare cose nuove ed investire in nuovi volti. C’è un’offerta molto variegata e che si adatta a varie tipologie di pubblico, va incontro a tutti i telespettatori, com’è giusto che sia per la televisione del servizio pubblico!”

Condurrà la 46° edizione del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, il quale andrà in onda dal 27 dicembre 2024 fino al 2 gennaio 2025. Questo show natalizio e circense accoglierà un tripudio di artisti, giocolieri, fantasisti, trapezisti, contorsionisti provenienti da ogni da dove. Come si sente a prendere parte ad una manifestazione del genere?

“Sono molto emozionata. Sarà a fine anno in una veste del tutto nuova. Si celebreranno i cento anni della nascita del principe Ranieri, il quale desiderò fortemente questo festival. Il circo è una grande famiglia, ci saranno grandi festeggiamenti. È arricchente osservare quanto sacrificio e quanta fatica vi sia dietro il lavoro di questi grandi artisti che provengono da tutto il mondo”.

Il canto della terra, invece, andrà in onda il 14 ed il 21 settembre 2024 in daytime. L’appuntamento con i telespettatori è segnato per le 14.55. Si tratta di un programma imperniato sul suono e sulla musica che fa bene e che nutre anima e corpo. Vuole approfondire e spiegare le finalità di questa trasmissione?

“Rappresenta sicuramente un lavoro interessante e stimolante per me. La terra ci offre tantissimi suoni che possono influenzare in modo positivo o negativo l’essere umano. Raccontiamo ciò mediante le testimonianze degli artisti, perché hanno anime dotate di grande sensibilità e sono prive di filtri, un po’ come i bambini. Loro raccontano come i posti in cui sono nati hanno influito sulla loro crescita e tratteremo anche l’intelligenza Artificiale (AI), è molto affascinante, interesserà il pubblico”.

A proposito, cosa simboleggia la musica nella sua vita?
“La musica è una parte importante nel mio percorso artistico e umano, il mio primo lavoro è stato discografico, è stato un po’ il mio primo amore”.

Lei nutre, infatti, diversi amori: quello per la musica, per la recitazione, per il canto e per la conduzione televisiva. Ha dato numerose volte prova della sua versatilità. Quanto è importante, ad oggi, per le nuove leve dello spettacolo preservare e sviluppare queste capacità poliedriche?
“Vi sono discipline che si fondono l’una con l’altro come il canto, la musica, il ballo, la conduzione. Penso che più porte si provino ad aprire, più su studi, s’impari e si diventi versatili, più s’innalzeranno le possibilità all’orizzonte. Bisogna fare tesoro ed esperienza di tanti ambienti e di tante cose, bisogna sperimentare e poi, dopo, scegliere la strada in cui specializzarsi con più consapevolezza”.

Da piccola incontrò Diego Armando Maradona, può ripercorrere nei suoi ricordi tale avvenimento e raccontarcelo?
“Lo incontrai in compagnia di mio padre, grandissimo tifoso della maglia bianco e azzurra. Io abitavo, all’epoca, nei pressi del campo Paradiso, dove si allenavano. Ricordo che Maradona mi mise la mano sulla testa e mio padre fu contento e mi disse che fui benedetta da lui”.

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Fotografia scattata dalla fotografa Marianna Desiderio

Fotografia scattata dalla fotografa Marianna Desiderio