Rottura tra Comune di Napoli e Anm, per questo l’USB, consultati i lavoratori, dichiara la ripresa dei percorsi di mobilitazione e di lotta, a partire dallo sciopero generale del 10 novembre per 24 ore, come trampolino di lancio di ulteriori iniziative di conflitto sociale.
In una nota l’Usb fa sapere che: “Il protocollo politico proposto dall’Amministrazione Comunale – in assenza di un reale piano economico – è un documento carico di belle parole ed annunci di intenti, l’ennesimo libro delle favole dopo l’accordo del 13 marzo tra il Comune e la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali.
L’Unione Sindacale di Base ritiene che sia impossibile rilanciare l’ANM con un piano senza fondi, inoltre mancano all’appello i 65 milioni di beni immobili previsti dalla DGC n° 23 per la ricapitalizzazione. In questo modo, il salvataggio dell’ANM rischia di diventare una lenta agonia verso il fallimento e la privatizzazione.
Non basta ripianare il capitale sociale per garantire la continuità aziendale, serve un’operazione dal valore economico reale per salvare la partecipata dal fallimento.
“L’USB ritiene che l’unica soluzione tecnicamente realizzabile passi attraverso uno scatto di orgoglio da parte della categoria e di tutte le forze sane di questa città, per portare le nostre problematiche al Governo Nazionale e Regionale, corresponsabili dello strangolamento economico, finanziario e politico di Napoli e della sua area metropolitana”.
“Dobbiamo pretendere che il Governo centrale – lo Stato quindi – si faccia carico, come già avvenuto per l’EAV, di risanare la situazione debitoria dell’ANM e, nel frattempo, si lavori per una conferenza dei servizi che integri in modo chiaro, efficace ed efficiente, i diversi vettori presenti sul territorio regionale ed in ambito metropolitano.
Il fallimento dell’ANM non può e non deve cadere né sulla pelle dei cittadini, né sulla pelle dei dipendenti. È impossibile che non vi siano colpe o responsabilità manageriali e di chi aveva il compito di controllare i bilanci. Inaccettabile affidare il risanamento ed il rilancio dell’Azienda a chi l’ha condotta sull’orlo del baratro. Da anni vengono segnalate anomalie nella gestione del personale, sprechi e privilegi; denunce rimaste inascoltate o, peggio ancora, prese a pretesto per vessare il personale. Bisogna per davvero rompere con l’insieme degli intrecci affaristici e clientelari che attanagliano la città”.
usb ci avete rotto rotto con gli scioperi. spero che non aderisce nessuno a questa vostra sciuagurata iniziativala. dovete finire di mettere in ginocchio la città siete l’ unico sindacato che proclama gli scioperi a danno della collettività. perchè non cercate di togliere i falsi inidenei e di cercare come hanno fatto gli altri sindacati di trovare valide soluzioni al tracollo dell’ a.n.m. senza dover mettere in ginocchio la città.
Andate a fare in culo voi e gli scioperi del cazzo. Vi auguro che veniate licenziati tutti in tronco