Roccobabà, il tesoro di Casal di Principe

Cucina
Articolo di , 27 Feb 2013
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CASAL DI BABÀ – Sfatiamo qualche luogo comune dei tempi più recenti. A Casal di Principe non esistono solo i casalesi, ma anche una ricca tradizione dolciaria. La specialità di cui vi parleremo è l’ormai celebre Roccobabà, brevetto depositato della pasticceria Emilio. Nel descrivere il dolce, il suo inventore non esita a collocarlo in quel limbo dove il mare dell’innovazione bagna la sabbia della tradizione. I giovani d’oggi non badano molto alla storia e ai protagonisti dell’antica pasticceria campana, cioè sfogliatelle, pastiere o babà. Sono invece particolarmente dotti in fatto di creme da spalmare, come ad esempio la Nutella e golosità confezionate. Questo il panorama che ha visto nascere l’idea del Roccobabà, che risale al 1997.

LA MODA DEL ROCCOBABÀ

Inizialmente si chiamava “Babà semifreddo al cioccolato“, ma il famoso stilista Rocco Barocco, innamoratosi di questo dolce (a lui dedicato), non ha potuto fare a meno di diffonderne il gusto, così che, in maniera molto naturale, il nome si è trasformato in Roccobabà. Facendo due conti, il Roccobabà dà grandi soddisfazioni da circa 15 anni. E la fama del dolce ha inevitabilmente investito anche il piccolo centro campano, facendo dimenticare per un po’ gli attributi che Casal di principe si è guadagnato a causa di pochi pessimi elementi. Attestati di stima sono giunti addirittura dalla stampa francese e spagnola, oltre a quella italiana, e si può affermare che il Roccobabà ha ha fatto il giro del mondo. Il dolce è arrivato fin sulle tavole di Mosca, Kiev, San Pietroburgo, Londra, Parigi e New York.

Dato che se ne consiglia la consumazione entro una o due ore da quando viene tolto dal freezer, il roccobabà esige particolari attenzioni per quanto concerne il suo trasporto. I pasticcieri hanno quindi predisposto delle scatole termiche appositamente studiate, per agevolare i lunghi viaggi (8/10 ore), facendo in modo che chiunque possa gustare il famosissimo dolce, evitando di assaporarne una mousse.

FALSI D’AUTORE

Girando per le pasticcerie della penisola ci si accorge addirittura di una meticolosa opera di plagio e copia: numerosi i tentativi di imitazione, alcuni anche maldestri, che non sfiorano nemmeno l’originale. E qui casca l’asino: oltre ad essere un brand registrato, il Roccobabà ha nella sua ricetta un ingrediente che viene prodotto di proposito e che viene gelosamente custodito dai pasticcieri.

VARIAZIONI SUL TEMA – Sono due: la prima prevede la sostituzione della crema di nocciola con la crema al limone, una sorta di delizia, al secolo “LemonKatia”, creato per la cantante lirica Katia Ricciarelli e quindi a lei dedicato. La seconda variante del Roccobabà vede l’Irish Coffe come ingrediente principale, battezzato “Dolce Giuliana” in onore di Giuliana Gargiulo, scrittrice e giornalista partenopea.

IL MERITO DI EMILIO

Sarebbe quello sopracitato, cioè aver restituito al comune casertano l’immagine della propria eccellenza, allontanandosi dagli scenari hollywoodiani del gangster movie. Inoltre ne giova anche il cittadino che (anche se ce ne vorrà) preferirà essere accostato Roccobabà piuttosto che alla dimensione criminale e delinquenziale.

Da tutti conosciuto come “Emilio Il Pasticciere“, Emilio Goglia lavora a Casal di Principe da più di 30 anni. La sua attività si tramanda regolarmente da padre in figlio: infatti, Nicola Goglia, figlio di Emilio, prosegue la tradizione familiare. Davvero tante le trovate dolciarie, oltre al roccobabà, per le quali si sono susseguiti momenti istituzionali e non, che hanno visto protagonista Emilio e la portentosa pasticceria. Fra questi vi ricordiamo il ritorno dei Borbone alla reggia di Caserta, in occasione del battesimo di Maria Camilla, primogenita della nuova generazione Borbonica; o ancora, durante la giornata mondiale per la Talassemia, la torta Cuore Amore. Una creazione tutta di Nicola è Lulù, il dolce dedicato all’attrice partenopea Luisa Ranieri. E presto potrete vedere Emilio anche sulla guida Gambero Rosso.

Via S.Donato – Casal di Principe
Telefono: 081 816 3783
Il vero Roccobabà della pasticceria Emilio, si può acquistare anche a Napoli
Articolo di Gianluca Guarino
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3 risposte a “Roccobabà, il tesoro di Casal di Principe”

  1. carmine ha detto:

    è ilmigliore dolce che ho mangiato nella mia vita.. mi potresti dare gli ingrediendi per farlo??? grazie

  2. ANTIMO BARRETTA ha detto:

    Emilio tu e tuoi figlio siete GRANDISSIMI ciao da ANTIMO BARRETTA

  3. Antonia campagna ha detto:

    È UNA SQUISITEZZA E TANTI COMPLIMENTI AD EMILIO

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