Dopo la mareggiata che ha letteralmente sconvolto via Caracciolo, con i danni visibili sotto gli occhi di tutti, è la natura ad inviarci un messaggio. Probabilmente il segno e l’emergere di criticità che da tempo proviamo a fronteggiare.
È così infatti che il mare ha restituito un importante ammontare di rifiuti. Molti dei quali in plastica, ragion per cui impiegano anni per decomporsi completamente.
Un’immagine che colpisce, e che porta tutti noi ad una riflessione dedicata al tema dell’ambiente e del dovere di tutelarlo da ulteriori danni all’ecosistema.
A dare il segnale sulla propria pagina facebook la Onlus Plastic Free, la cui mission è sensibilizzare sul tema dell’inquinamento, specialmente correlato alla plastica: “La natura si ribella e con una mareggiata ci restituisce spazzatura a non finire. Tra 5 anni sarà peggio, tra 15 ancor di più e tra 30 saremo sommersi dalla nostra stessa incuria.”
Ed infine, un monito importante affinché questo fenomeno possa davvero rappresentare un iniettore di consapevolezza: “È arrivato il momento di cambiare, di entrare in azione per il bene del nostro presente e futuro“.
Prevista per oggi un’operazione di “pulizia” della spiaggia sul lungomare organizzata dal movimento no profit Retake Napoli, rimandata tuttavia a causa del maltempo.