Una tradizione pasquale: la vera pastiera napoletana

Uno dei dolci simbolo della tradizione napoletana, l'unica e inimitabile pastiera!

Cucina
Articolo di , 11 Apr 2014
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La Pastiera è uno dei dolci simbolo della tradizione napoletana ed in particolare della tradizione pasquale.

È una torta di pasta frolla farcita con un impasto a base di ricotta, frutta candita, zucchero, uova e grano bollito nel latte. La pasta è croccante mentre il ripieno è morbido. Il colore è giallo oro molto intenso. Il profumo e il sapore cambiano a seconda delle spezie e degli aromi utilizzati durante la preparazione. Nella ricetta classica gli aromi utilizzati sono cannella, canditi, scorze d’arancia, vaniglia e acqua di fiori d’arancio. Oggi ci sono numerose variazioni alla ricetta classica che vanno dall’aggiunta di crema pasticcera nell’impasto interno, al cioccolato bianco nella pasta frolla.

I cinque piatti da mangiare a Napoli

Secondo la tradizione napoletana le massaie partenopee la preparano il giovedì santo o il venerdì santo, ma ormai è un dolce che vediamo tutto l’anno in tutte le migliori pasticcerie napoletane.

La leggenda della Pastiera

La leggenda narra che la sirena Partenope, incantata dalla bellezza del golfo, disteso tra Posillipo ed il Vesuvio, avesse fissato lì la sua dimora. Ogni primavera la bella sirena emergeva dalle acque per salutare le genti felici che popolavano il golfo, allietandole con canti d’amore e di gioia.

Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti: accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato. Per ringraziarla di un così grande diletto, decisero di offrirle quanto di più prezioso avessero.

Sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnare i doni alla bella Partenope:

  • la farina, forza e ricchezza della campagna;
  • la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle;
  • le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova;
  • il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura;
  • l’acqua di fiori d’arancio, perché anche i profumi della terra solevano rendere omaggio;
  • le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani del mondo;
  • lo zucchero, per esprimere la profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l’universo.

La sirena, felice per tanti doni, si inabissò per fare ritorno alla sua dimora cristallina e depose le offerte preziose ai piedi degli dei. Questi, inebriati anche essi dal canto soave, riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.

Maria Teresa D’Austria: la regina che non sorride mai

Un’altra storia molto nota racconta di Maria Teresa D’Austria, soprannominata dai soldati “la Regina che non sorride mai” moglie del re Ferdinando II° di Borbone, che, cedendo alle insistenze del marito famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera sorridendo per la prima volta in pubblico. Ferdinando, il più napoletano dei Borbone non si fece scappare la battuta: “Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo”

Ricetta della pastiera napoletana tradizionale

PER LA FROLLA:

  • 500gr FARINA
  • 250 gr ZUCCHERO
  • 200gr BURRO
  • 3 UOVA
  • 1/2 BUSTINA LIEVITO IN POLVERE
  • 1 BUSTINA VANILLINA
  • 1 BUCCIA DI LIMONE

PER IL RIPIENO:

  • 500gr GRANO PRECOTTO
  • 700gr RICOTTA
  • 700gr ZUCCHERO
  • 10 UOVA (di cui 3 tuorli e 7 intere)
  • 2 FIALE FIORI D’ARANCIO
  • 300gr LATTE
  • 1 CUCCHIAIO DI BURRO
  • CANNELLA, CANDITI, SCORZE D’ARANCIA, VANIGLIA

Procedimento:

Cominciate dalla preparazione della pasta frolla: impastare la farina con zucchero, burro morbido, uova, lievito, vanillina e buccia di limone grattugiata.

Date alla pasta frolla la forma di una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente: lasciatela quindi riposare in frigo.

Quando la pasta frolla si sarà compattata e sarà ben fredda, toglietela dal frigo e stendetela utilizzando il mattarello.

Stendete la pasta in una teglia imburrata (oppure aggiungere della carta da forno per evitare che la psta frolla si attacchi alla teglia): create i bordi con la pasta frolla eccedente e tenete da parte un po’ per creare le striscioline intrecciate in superficie.

Procedete quindi nella preparazione del ripieno della pastiera: mettere in un pentolino il grano con il latte e portare a bollore.

Montate gli albumi a neve ferma e tenete da parte i tuorli.

In una ciotola montate la ricotta fresca con lo zucchero e l’acqua di fiori d’arancio, aggiungere i canditi e le spezie varie per dare sapore.

Aggiungere il grano cotto nel latte e i tuorli delle uova. Amalgamate infine i bianchi montati a neve mescolando il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versare il ripieno nella teglia dove è stata già riposta la base di pasta frolla e con la frolla avanzata create delle strisce e disponetele a griglia sull’impasto.

Infornate a 180 gradi per un’ora e mezzo finché la pastiera non avrà preso un colore ambrato.

Pronta la pastiera per essere gustata!

Ad oggi ci sono ancora dei dubbi su quale sia la vera pastiera napoletana se con crema o senza crema, con canditi o senza canditi, i gusti delle persone sono diversi e quindi si tende a personalizzare a seconda delle propria esigenze; ma una cosa è certa: la tradizione va rispettata e quando arriva Pasqua non c’è cosa più bella che sentire il profumo che esce dalle case napoletane della Pastiera fatta con le proprie mani!

Per volesse cimentarsi con un’altra versione ecco una ricetta homemade…

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