Questa indescrivibile “Pucundria”: uno stato d’animo tutto napoletano
Una parola per la quale non esiste un corrispettivo unico in italiano: la Pucundria è uno stato d'animo tutto napoletano, che racchiude diverse sensazioni.
I dialetti sono sfumature del folklore locale delle realtà che descrivono. Veicolano storia, cultura e tradizione. Sono spesso ricchi di termini che non trovano un perfetto corrispondente in italiano, come succede per molte delle parole che colorano la lingua napoletana.
Che cos’è la Pucundria, un sentimento tutto napoletano
Chi non ha mai provato quella tristezza accompagnata da un senso di nostalgia misto a insofferenza? Chi non è mai stato oppresso da un indescrivibile peso all’altezza del petto che portava con sé malinconia e noia? Tuttavia, nessuna di queste parole, prese singolarmente, potrebbe descrivere appieno la situazione di malessere che si prova. Quel malessere che ci accomuna e che tutti abbiamo provato almeno una volta.
La tradizione del Torrone dei morti: duro o morbido?Da dove deriva il termine Pucundria?
A colmare le lacune della lingua italiana, arriva in soccorso il dialetto napoletano con il termine pucundria. Dal greco ypochondrios, che letteralmente significa “sotto il costato”. Sarebbe un errore tradurre letteralmente questa parola in italiano con il termine ipocondria. La pucundria, infatti, non è solo una preoccupazione per il proprio stato fisico. È qualcosa che va oltre.
Investe la sfera psichica e non solo quella fisica. Quel malessere che secondo i Greci si avvertiva all’altezza del costato e che si diffondeva poi nell’anima, influenzando di conseguenza il nostro umore.
La pucundria è un termine così radicato nella cultura napoletana da non passare inosservato nemmeno alle struggenti note della chitarra di Pino Daniele.
Il cantautore napoletano infatti ha dedicato a questo sentimento di insoddisfazione verso tutto ciò che ci circonda un brano dell’album Nero a metà, “Appocondria” appunto:
“Appocundria me scoppia
Ogne minuto ‘mpietto
Pecchè passanno forte
Haje sconcecato ‘o lietto
Appocundria ‘e chi è sazio
E dice ca è diuno
Appocundria ‘e nisciuno”
Se un giorno avvertite questa sensazione di malessere che non riuscite a descrivere, che dal petto si insinua nelle viscere e nell’animo, non c’è da preoccuparsi è solo pucundria.