Putridarium delle Clarisse: Alla scoperta del macabro segreto nel cuore del Castello Aragonese
Un viaggio nella storia e nel mistero di un luogo unico nel suo genere
Il Castello Aragonese è famoso per la sua architettura imponente e la sua posizione panoramica che affascina i visitatori dell’isola verde da secoli. Tuttavia, dietro le mura di questa fortezza medievale si cela un segreto oscuro e intrigante: il Putridarium delle Clarisse. Il termine “putridarium” deriva dal latino “putredo” e si riferisce a un ambiente caratterizzato dal decadimento e dalla decomposizione.
All’interno del castello, le suore vivevano una vita votata all’adorazione e alla preghiera. Tuttavia, erano anche responsabili di un compito insolito e macabro: la cura dei morti. Il Putridarium delle Clarisse era un luogo deputato alla decomposizione dei corpi. Qui, i corpi dei membri del clero e dei nobili venivano posti in apposite tombe di pietra e lasciati in un ambiente umido e caldo. L’obiettivo era quello di accelerare il processo di decomposizione in modo che i corpi potessero essere successivamente trasferiti alle cripte del convento.
I Mascheroni Apotropaici di Napoli: L’enigma protettivo tra storia e culturaL’importanza di questa pratica
Seppur macabra, era legata alla concezione medievale della morte come un passaggio verso l’eternità. Si credeva che accelerare il processo di decomposizione avrebbe permesso ai corpi di raggiungere più rapidamente uno stato di scheletro, che veniva considerato un segno di santità e di separazione definitiva dal mondo terreno.
Ancora oggi i visitatori del Castello Aragonese possono ammirare i resti di questo straordinario luogo. Le pareti umide e infiltrate di muschio, le cripte vuote e i resti delle tombe di pietra sono testimonianze silenziose di un’antica pratica che si è protratta per secoli. Le monache credevano che i corpi dei morti dovessero essere preparati per la resurrezione e per questo li lasciavano decomporre in questa stanza per un periodo di tempo che variava da un mese a un anno.