In penisola sorrentina il Venerdì Santo è il giorno dedicato alle processioni in memoria del Cristo Morto. Ognuno dei comuni che si snodano da Meta a Massa Lubrense ha le sue tradizioni e le sue arciconfraternite che da secoli animano la vita religiosa delle comunità.
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Le due processioni più famose sono, probabilmente, quelle che si svolgono a Sorrento: un rito che si ripete sempre uguale dai primi anni del 1800, eco di un rituale ben più antico che risale almeno al 1500.
La prima è la Processione Bianca, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica. I partecipanti, incappucciati in segno di penitenza, sono tutti vestiti con un saio bianco, stretto in vita da una cintura nera, e portano in processione la statua della Vergine.
Alle tre di notte, tra il Giovedì ed il Venerdì Santo, Sorrento si sveglia per rivivere la ricerca di Maria nella notte della passione, si commemora la madre che vaga per le strade in cerca del figlio condannato a morte.
Il Venerdì sera, invece, è il turno della Venerabile Arciconfraternita della Morte, fondata nel 1586, ma che raccoglie l’eredità della ben più antica confraternita di San Catello di cui si ha notizia già dal 1380. Dalla Chiesa del Convento di Santa Maria delle Grazie, con una manovra che si ripete sempre uguale attraverso i secoli, la sera del Venerdì Santo esce la statua del Cristo Morto. La processione poi si snoda per tutte le strade del paese, portando i simboli della passione, gli strumenti del dolore: il gallo, la scala, la colonna del supplizio, i chiodi, le tenaglie, il sudario. I penitenti della confraternita, in saio rigorosamente nero, intonano canti funebri su musiche, tra gli altri, di Chopin e il celebre Misere, il canto del popolo che, con le parole penitenziali del salmo di Davide, implora il perdono delle proprie colpe.
Alla fine della processione i sorrentini si fermano, come tradizione, a prendere un fiore dall’addobbo della processione.
Alla Processione Nera in particolare assiste una folla di turisti provenienti da ogni parte del mondo, ma in composto silenzio si assiste tutti allo sfilare lento e maestoso della processione con i suoi misteri.
Uno spettacolo unico al quale non si può rimanere indifferenti che si sia credenti o meno.
Di grande suggestione è anche la Processione dei Battenti di Minori.